Unitamente a Lindo e a Ialiso fu ritenuta una delle tre più importanti città dell'isola di Rodi. Abitata nei tempi preistorici presumibilmente dai Carî, come le altre Sporadi meridionali, dopo avere subita [...] bruna su fondo giallastro, che pigliano appunto il nome da Camiro e che vanno dal periodoarcaico al periodo della decadenza; e le anfore di Fichellura che dal periodo di arte orientalizzante si stendono per tutto il VI secolo.
Bibl.: W.-J. Hamilton ...
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(IV, p. 267)
La città, con le sue due colline, di cui una, la Larissa, è sormontata dalla cittadella di A. e l'altra, a torto identificata con l'Aspis di cui parla Plutarco, ospitava l'oracolo della Deiras, [...] verso il 300. All'incrocio delle strade principali dell'Argolide, la zona dell'Agor'a si organizza dalla fine del periodoarcaico intorno al santuario di Apollo Licio: verso il 475-450, costruzione di una sala ipostila (pritaneo o sala del consiglio ...
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Scultore ateniese, socio e probabilmente fratello di Nesiote, che firmò con lui le opere di cui resta memoria. I due sembrano essere stati soprattutto bronzisti, e dovevano essere tra i più famosi in Atene [...] a. C. in sostituzione di quello asportato dai Persiani. L'opera è tra le creazioni più poderose dell'ultimo periodoarcaico per la costruzione dei volumi, il nesso dei movimenti e il valore stilistico della modellazione, con particolari nervosamente ...
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Pittore da Samo che si ritiene vissuto nel periodoarcaico, verso il 500 a. C., perché Pausania (V, 19, 1) confronta con una figura del cofano di Cipselo, opera corinzia arcaica, la personificazione della [...] Discordia (Eris), che C. aveva dipinta nella battaglia presso le navi narrata da Omero (Iliade, XII). Vi si vedeva anche Patroclo, a cui alcune donne facevano indossare una corazza metallica a due valve ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] tecnologie e al nuovo sistema di organizzazione del lavoro in squadre. Più in generale nel 5° sec. cambiò, rispetto al periodoarcaico, il rapporto fra la divinità e l’uomo, che aveva appunto conquistato una nuova consapevolezza di sé e del proprio ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodoarcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] e senza precisazione del luogo della sua attività; da Aristotele in poi si allude a più S. e si cominciano a distinguere S. locali, fino ad arrivare a cataloghi di 10 S., come quello riportato da Varrone ...
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Profanazione di ciò che è sacro. Il termine latino sacrilegium (come il gr. ἱεροσυλία) originariamente aveva un significato molto ristretto, indicando semplicemente il furto di oggetti sacri da luoghi [...] erme, oppure avesse violato norme sacrali, come quelle che riguardavano le feste pubbliche o il segreto misterico. A Roma nel periodoarcaico il reato del s. era punito con la morte; più tardi solo con una multa, fino alla legislazione augustea che ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodoarcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] è sinonimo di nobile, poiché solo i nobili erano abbastanza ricchi da mantenere un cavallo. Con la decadenza della cavalleria come mezzo di guerra, il titolo rimase in varie città a designare la classe ...
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(gr. Εὐρώπη)
Mitologia
Mitica figlia di Agenore e di Telefassa. Mentre coglieva fiori sulle coste della Fenicia, fu rapita da Zeus che, sotto forma di toro bianco, la portò a Creta, dove si consumarono [...] , che adottò i figli di lei.
L’arte antica ha frequentemente rappresentato il momento del ratto (E. sul toro) già dal periodoarcaico (metope di Selinunte e del Tesoro dei Sicioni a Delfi, 6° sec. a.C.), e poi nella ceramica dipinta, in scultura ...
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teoforo, nome In onomastica (anche assolutamente teoforo), nome di persona che contiene un nome divino. Lo scopo dell’uso è di assicurare la protezione della divinità all’individuo che già nel suo nome [...] locali (per es., Cefisodoto). Anche altri popoli di lingua indoeuropea conoscono lo stesso uso, che però a Roma, nel periodoarcaico, è assai raro (cfr. tuttavia il gentilizio Iunius). Nomi t. di origine cristiana sono, per es., Adeodato, Amedeo ...
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arcaico
arcàico agg. [dal gr. ἀρχαϊκός der. di ἀρχαῖος «antico»] (pl. m. -ci). – 1. Antico, primitivo, detto per lo più della fase iniziale d’un processo naturale o storico, d’un ciclo formale artistico, letterario e sim., o anche di atteggiamenti,...
periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., con riguardo a fenomeni che ripetano certe...