Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] amā(vi)ssem > amasse > amassi).
(d) La perdita del futuro semplice sintetico (amābo, veniam) sostituito da una forma perifrastica (infinito + habeo), che poi evolve nel futuro semplice italiano (amāre habeo > * amare ao > amarò > amerò ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] volpe e tigre, ecc. In queste situazioni, per specificare il genere inerente, reale, è necessario ricorrere a formazioni perifrastiche (o analitiche) del tipo zebra maschio o elefante maschio.
Nomi di questo tipo mostrano che la condizione posta in ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] (➔ testi narrativi). L’interpretazione aspettuale del presente viene disambiguata dalla perifrasi progressiva (stare + gerundio; ➔ perifrastiche, strutture), che è ammessa negli impieghi imperfettivi (che cosa stai facendo in questo momento?), ma non ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] classe: volpe, tigre, ecc. In queste situazioni, per specificare il genere inerente, reale, è necessario ricorrere a formazioni perifrastiche (o analitiche) del tipo zebra maschio / femmina o volpe maschio / femmina.
L’assegnazione del genere ai nomi ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] , tra cui la modificazione interna (vedo, vidi), alternanze di posizione dell’accento (ad es. guardo, guardò), costruzioni perifrastiche (ad es., nei tempi composti dei verbi: ho mangiato, avrò mangiato, ecc.; oppure nel grado comparativo dell ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] -mangi-ucchi-are, s-vol-acchi-are. Infine, gli alterati deverbali ricorrono spesso nella cosiddetta perifrasi continua (➔ perifrastiche, strutture) con andare/venire + gerundio, mentre il corrispondente verbo base è escluso: Anna andava dormicchiando ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] cui ruolo nel sistema verbale si è gradualmente consolidato nella storia dell’italiano (Squartini 1990; Brianti 2000; ➔ perifrastiche, strutture). All’indicativo, stare + gerundio è compatibile con tutte le forme semplici del verbo tranne il passato ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] cui poi si sono sviluppate le forme di futuro sintetico delle lingue romanze: laudare habeo > it. loderò. La struttura perifrastica del latino volgare aveva un chiaro significato modale: lett. «ho da lodare».
Interessanti sono poi i casi di futuro ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] ’uso di oggi: «un popolo che comanda, e sia bene ordinato, sarà stabile». In italiano antico è inoltre attestato un congiuntivo perifrastico con potere, dovere, volere:
(30) altre donne v’erano che mi guardavano, aspettando che io dovessi dire (Dante ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ; la perdita del deponente, la sostituzione del passivo e del futuro attivo con forme perifrastiche (amatus est per amatur), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi).
Nella sintassi ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione p.; modi p. del parlar comune. Nel...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...