Giacomo (Iacopo) il Maggiore, santo
Gian Roberto Sarolli
Apostolo, figlio di Zebedeo e forse di Salome, fratello maggiore di s. Giovanni l'Evangelista, fu chiamato dal Cristo e fu presente col fratello [...] Elyae et duorum filiorum Zebedaei, dixit.
A queste scoperte menzioni dell'apostolo si debbono aggiungere quelle velate o perifrastiche ma certo non meno facilmente identificabili perché formulate sui dati che D. rielabora, e perché circoscritte a un ...
Leggi Tutto
PUBBLICITA, LINGUAGGIO DELLA
Stefano Calabrese
PUBBLICITÀ, LINGUAGGIO DELLA. – Narrare è persuadere? Il messaggio pubblicitario. Nuovi codici semiotici. Bibliografia
Narrare è persuadere? – Nel mondo [...] il prodotto ben riconoscibile all’atto dell’acquisto; il packshot è spesso necessario nelle forme di advertising più metaforiche e perifrastiche – si pensi ai profumi, in cui molto spesso il visual è costituito dall’immagine di una donna o di un ...
Leggi Tutto
VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] faire (tout ce que je pourrai), je viens de l'apprendre (il est mort): nascono così due forme verbali perifrastiche. Dall'altra parte motivi affettivi deformano il concetto del tempo, attribuendo alla differenza di presente e passato o di passato ...
Leggi Tutto
Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] »), il verbo in prima posizione all’infinito («usare solo per brevi periodi di trattamento») e varie formulazioni perifrastiche con dovere e l’infinito («i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati»; «l’assunzione del ...
Leggi Tutto
Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ;
(f) uso di costrutti con essere + gerundio per la resa dell’aspetto durativo: so [ɣ]antande / seu [ɣ]antendi «canto»;
(g) forme perifrastiche con avere o dovere + infinito per il futuro e il condizionale: logudorese lu appo a fà[ɣ]ere, lu deppo fà ...
Leggi Tutto
La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] , tra cui la modificazione interna (vedo, vidi), alternanze di posizione dell’accento (ad es. guardo, guardò), costruzioni perifrastiche (ad es., nei tempi composti dei verbi: ho mangiato, avrò mangiato, ecc.; oppure nel grado comparativo dell ...
Leggi Tutto
L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] mettere incontro «accostare», rimanere lì «restare esterrefatto»;
(c) perifrasi verbali per l’espressione di valori imperfettivi (➔ perifrastiche, strutture; ➔ aspetto): essere qui (o lì) che + verbo finito, con senso progressivo (ad es., quando sono ...
Leggi Tutto
La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] l’italiano avrebbe una posizione postverbale.
È diffusa l’ipotesi che l’aumento dell’uso della perifrasi progressiva (➔ perifrastiche, strutture) e la sua specializzazione per indicare l’➔aspetto progressivo in italiano sia dovuta all’influsso dell ...
Leggi Tutto
. Col nome piuttosto improprio di lingue e dialetti creoli i linguisti designano quelle parlate che sono sorte dalle lingue europee sulla bocca di razze di colore e che si distinguono tutte, indipendentemente [...] Wien, CV (1884), pp. 882-904, che presenta il solito plurale per raddoppiamento completo (p. es. crianç-crianç), la formazione perifrastica dei tempi (pres. to, tu; perf. positivo ja, negativo nunca; futuro lo) e che ha assimilato il genitivo sassone ...
Leggi Tutto
I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] -mangi-ucchi-are, s-vol-acchi-are. Infine, gli alterati deverbali ricorrono spesso nella cosiddetta perifrasi continua (➔ perifrastiche, strutture) con andare/venire + gerundio, mentre il corrispondente verbo base è escluso: Anna andava dormicchiando ...
Leggi Tutto
perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione p.; modi p. del parlar comune. Nel...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...