DETTI, Bernardino
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Antonio, nacque a Pistoia nel 1498 nella parrocchia di S. Andrea, dove fu battezzato - ma la data è controversa - il 20 aprile o il 10 maggio (Bacci, [...] 394, Registro di atti dal 1514 al 1535, cc. 100v, 101r, 102rv, 103v; Ibid. 424, Inventario dello Spedale di S. Iacopo alla Pergola, fuori di Porta Carratica, 1737-1738, c. 3v; F. Tolomei, Guida di Pistoia, Pistoia 1821, p. 145; G. Tigri, Pistoia e il ...
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CAPELLI, Camillo, detto Camillo Mantovano
EE. Safarik
Figlio di Giov. Maria, pittore originario di Mirandola altrimenti ignoto, nacque probabilmente a Mantova, in data imprecisata. Il Coddè, che si [...] Imperiale. In base alla descrizione vasariana della sua attività, inclineremmo ad attribuirgli le ghirlande e gli archi di fronde della pergola nella camera delle Cariatidi, e le ghirlande, i cestini di fiori ed i frutti, e fors'anche i paesaggi ...
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CISERI (Cisari, Cesari, Ceseri, Ciceri, Siceri), Andrea
Giovanni Leoncini
Di origine lombarda, nacque probabilmente verso il 1620. La sua formazione di pittore e decoratore avvenne a Firenze alla scuola [...] , poco prima del 1650, la decorazione pittorica del teatro del Cocomero e, pochi anni dopo, di quello della Pergola, dipingendo anche le scene delle commedie che in quei primi anni vi furono rappresentate. La collaborazione col Chiavistelli riguardò ...
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AGNATTI, Cesare
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Mosaicista, attivo a Roma intorno al 1780. È citato dal Moroni - che ne dà erroneamente il cognome come Aguatti - tra i primi a impiegare la tecnica degli "smalti filati" per l'esecuzione [...] d'Italia, n. 43), Roma s. d., p. 12; Guida d'Italia del T. C. I., Roma, Milano 1950, p. 211; P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1954, p. 14; E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei, Torino 1956, p. 50.
Per ...
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ANDERLINI, Pietro
Elena Povoledo
Nato a Firenze e ivi operante nella prima metà del secolo XVIII, fu pittore a fresco di prospettive e decorazioni architettoniche oggi per la maggior parte perdute; [...] benedettina in collaborazione con Onorio Marinari.
Fu probabilmente lo stesso P. A. impiegato occasionalmente in apparati teatrali alla Pergola (la data di nascita 1711, data dall'Encicl. dello Spettacolo,non è documentata); è ricordato negli archivi ...
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GRAZIA, Leonardo, detto il Pistoia
Roberto Cannatà
Figlio di Matteo di Nardo fu battezzato l'8 nov. 1503 nella cappella di S. Michele in Cioncio a Pistoia (Bisceglia, p. 100).
Matteo di Nardo (1474-1544), [...] olio su lavagna, già ricordata alla metà del Seicento come opera del G. e ascritta successivamente alla maniera di Iacopino (Della Pergola, p. 39); una Venere e una Cleopatra attribuite nel passato talvolta a Giulio Romano e in seguito all'ambito di ...
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LORENZO d'Alessandro
Bernardetta Nicastro
Nacque a San Severino Marche nel 1445 circa dal fabbro Alessandro di Francione, a torto ritenuto pittore da alcuni storici. Era detto il Severinate dal nome [...] 'A. da San Severino, in Yale University Art Gallery Bulletin, XL (1987), 1, pp. 20 s.; S. Sebastianelli, Memorie ecclesiastiche di Pergola, Pergola 1997, p. 15; R. Paciaroni, L. d'A. detto il Severinate. Memorie e documenti, Milano 2001, pp. 124, 132 ...
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GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] 1910, pp. 75, 92 s., 107; W. Bode, in U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIII, Leipzig 1920, pp. 48 s.; P. Della Pergola, Galleria Borghese. I dipinti, I, Roma 1955, p. 111 n. 200; C. Robotti, Il cartone di Maffeo Verona per un'opera musiva, in ...
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DE RINALDIS, Rinaldo (Aldo)
Gabriella Bernardini
Figlio di Bartolomeo - scrittore e polemista politico - e di Violante Baldizzani, nacque a Napoli il 18 febbr. 1881. Dopo un iniziale indirizzo di studi [...] sulle singole opere debitamente evidenziate secondo il concetto espositivo di "galleria di capolavori" (cfr. Della Pergola, 1955).
Negli stessi anni collaborò ampiamente all'Enciclopedia Italiana con numerose voci, in particolare sulla pittura ...
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D'ANGELO
Rosa Barovier Mentasti
Famiglia il cui nome deriva da un Angelo di Giovanni, attivo a Murano come vetraio e noto fin dal 1371, Vetrai furono pure i nipoti Marco, Iacopino e Stefano, figli del [...] di vetraio e delle cognizioni tecnico-scientifiche acquisite con la frequentazione delle lezioni del "filosofo" Paolo da Pergola, aveva inventato un vetro incolore e terso, denominato cristallo, ottenendo dalla Signoria veneziana il permesso di ...
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pergola1
pèrgola1 s. f. [lat. pergŭla «poggiolo, loggetta»]. – 1. Impalcatura a sostegno di viti o d’altre piante rampicanti, costituita da due file di montanti verticali, uniti nelle loro estremità superiori da elementi orizzontali ad altezza...
pergola2
pèrgola2 s. f. [affine al fr. pairle, di etimo incerto]. – In araldica, pezza onorevole composta di tre cotisse moventi dai due angoli del capo e dal mezzo della punta, che si congiungono al centro dello scudo e formano una figura...