La prima raccolta di leggi imperiali di cui si abbia conoscenza nell’esperienza giuridica romana, risalente al 291-92 d.C. La raccolta – che fu detta Codex per via della caratteristica veste editoriale, [...] con fogli di pergamena rilegati a libro, e Gregorianus perché ne fu autore un privato, di nome Gregorio o Gregoriano, di cui non si hanno notizie – conteneva rescritti, ossia pareri ufficialmente rilasciati dal principe su richiesta dei cittadini, in ...
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Colui che, prima dell'invenzione della stampa, trascriveva codici. Noti anche con il nome di amanuensi, fino al 13° sec. i c. erano pressoché esclusivamente monaci, che nelle abbazie si dedicavano a realizzare [...] per intero i libri, dalla preparazione della pergamena alla sua rilegatura. In seguito si aggiunsero anche c. laici. ...
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Scienza che ha per oggetto la ricerca, la conservazione, lo studio e l’edizione dei testi scritti su papiro.
Papirologia greca e latina
Studia anche gli scritti in greco e latino, redatti su materiali [...] ebraica emigrata in Egitto, soprattutto a Elefantina, risalgono prevalentemente al 5° sec. a.C. Altri rotoli aramaici ed ebraici di p. e di pergamena sono stati rinvenuti nelle grotte di Qumrān (dal 1947), tra i quali importanti testi biblici. ...
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Stesura preparatoria di un documento (poi corretta, approvata e copiata in forma definitiva), importante per lo studio del processo di formazione del documento, ma senza valore storico e giuridico. Nel [...] Medioevo, la m. poteva consistere in più stadi: un abbozzo preparatorio, spesso vergato sul rovescio della pergamena che avrebbe poi ospitato l’originale e una stesura sul registro del notaio rogatario, cui non sempre seguiva la redazione completa ...
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unicum Esemplare unico in bibliografia, filatelia, numismatica, archeologia ecc.
In biblioteconomia, sia esemplare di libro a stampa divenuto unico per la distruzione o la perdita delle altre copie; sia [...] rispetto alle altre copie caratteristiche proprie, come l’illustrazione a mano, la stampa su materiale scrittorio di pregio (pergamena, seta) o abbia una legatura artistica; sia un esemplare che rechi correzioni o aggiunte di mano dell’autore ...
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Sacerdote bibliografo (Palermo 1814 - ivi 1859). Presbitero della chiesa palermitana e studioso di bibliografia, lavorò anche presso la Biblioteca Senatoria di Palermo, di cui elaborò un primo catalogo [...] monsignor Baldassare, fratello dell'architetto Emmanuele. Si dedicò principalmente alle edizioni di A. Manuzio, su cui pubblicò lo scritto Intorno un esemplare in pergamena degli scrittorj De Re Rustica impresso nel 1514 da Aldo il Vecchio (1841). ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] della produzione in Italia della carta, supporto di gran lunga più economico della pergamena; lo sviluppo di una nuova grafia, la mercantesca (➔ grafia; ➔ mercanti e lingua), caratterizzata da un ductus corsivo adatto a fluidificare l’operazione di ...
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GIOVENIANO, Codice di
G. Curzi
Manoscritto conservato a Roma (Vallicell., B. 252), che prende il nome dal suddiacono raffigurato a c. 2r in veste di donatore, contenente gli Atti degli Apostoli, le [...] e l'Apocalisse di Giovanni.Si tratta di un codice di medio formato (mm. 310230), composto da centouno fogli di pergamena e redatto da più mani in onciale romana, che, essendo stato datato entro i primi decenni del sec. 9°, costituisce uno ...
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scriptorium
Nel Medioevo, il locale dei monasteri nel quale era organizzata ed eseguita l’opera di trascrizione dei codici. Lo s. era di solito collocato nella biblioteca o attiguo a essa, vi era prescritto [...] e i copisti. L’attività svolta nello s. comprendeva tutte le fasi della lavorazione del libro, dalla preparazione della pergamena per la scrittura alla vera e propria scrittura, alla realizzazione di eventuali miniature. Tra i più importanti s. si ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] ° sec. d.C. il codice è d’uso prevalente. Nel 13° sec. la carta, più economica, comincia a sostituirsi alla pergamena, affermandosi tra 14° e 16° sec. (codice cartaceo o bombicino).
Tipi di codice e segnatura
Nell’uso filologico, il codice, spesso ...
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pergamena
pergamèna s. f. [dal lat. pergamena, femm. sostantivato (sottint. charta «carta») dell’agg. Pergamenus «di Pergamo» (v. pergameno), per il fatto che i metodi di fabbricazione di questo materiale ebbero un particolare sviluppo sotto...
pergamenato
agg. [der. di pergamena]. – Carta p. (o carta pergamena o pergamena vegetale), tipo di carta resistente e pesante, traslucida, che imita la pergamena (oggi sostituita dalla pergamina).