FIORINI, Giuseppe
Cristina Ciccaglione Badii
Nacque a Bazzano (Bologna) il 26 sett. 1861 da Raffaele e Teresa Obici.
Raffaele (nato a Pianoro in prov. di Bologna nel 1828 - morto a Bologna nel 1898), [...] . Contrariamente a quanti pensavano che lo strumento si forma col tempo, egli sosteneva che "l'instrumento nasce buono e perfetto". Profondo esperto di strumenti antichi, la sua competenza fu riconosciuta in Europa e in America.
Di lui si conoscono ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] , p. 204), o di J. de Macque, il quale lo definiva "gran amatore di questa scienza", aggiungendo inoltre: "è riuscito tanto perfetto in essa, che nel sonare di liuto et nel componere ha pochi pari" (in Lippmann, 1978, p. 263).
Altre fonti ci dicono ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] , pur esortando i suoi allievi ad impadronirsi d'una tecnica posta su solide basi, non potrà esimersi dall'affermare: "una tecnica perfetta in sé e per sé la troviamo in tante pianole ben costruite. Eppure un grande pianista dev'essere prima di tutto ...
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BAMBINI, Eustachio
Raoul Meloncelli
Nacque a Pesaro nel 1697. Fu maestro di cappella prima a Cortona dal 1723 al 1729 poi a Pesaro dal 1728 al 1731. Nel 1745 si trasferì a Milano e divenne impresario [...] novembre delle stesso anno, proclamò l'assoluta superiorità dell'opera italiana, che aveva ne La Serva Padrona il suo modello più perfetto. La lotta tra le due fazioni si susseguì con attacchi e contrattacchi per due anni. Jean Le Rond d'Alembert e ...
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COSSELLI, Domenico
Alessandra Cruciani
Nacque a Parma il 27 maggio 1801 da Alessandro e da Fiorita Borelli. Giovinetto, studiò canto e dopo una parentesi di studi ecclesiastici e di lavoro come sellaio [...] per le opere donizettiane; arrivava a toccare, sicura e ardita, la tessitura tenorile per tornare con timbro uguale e perfetto e profonda chiara robustezza alle più gravi note baritonali. Autodidatta, il C. era riuscito a formarsi una cultura vasta ...
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CONTINO, Giovanni
Teresa Butturini
Nato a Brescia nel 1513, non si hanno notizie dei primi anni della sua vita, né della sua prima educazione musicale.
Fu chierico, e presumibilmente entrò come cantore [...] trascorse dimenticato ed oscuro gli ultimi anni della vita.
Il C. contribuì indubbiamente alla rinascita della musica sacra, perfetto padrone quale fu della composizione polifonica: nei madrigali aveva usato un contrappunto rigoroso e si era valso di ...
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FERRERO, Willy (William)
Letizia Lavagnini
Nacque a Portland, Maine (Stati Uniti), il 21maggio 1906 da Vittorio e da Nerina (Gemma) Moretti, piemontesi, giocolieri musicali di un circo equestre.
Sin [...] Dotato di una memoria straordinaria, possedeva un orecchio sensibilissimo che gli permetteva di ottenere con naturalezza il perfetto equilibrio sonoro dell'orchestra. Memorabili rimasero il gesto chiaro, personale, elegante ed il volto espressivo con ...
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CAMPANINI, Italo
Clara Gabanizza
Fratello del direttore d'orchestra Cleofonte, nacque il 30 giugno 1845 a Parma da Francesco, fabbro ferraio, e da Anna Rosa Alessandri. Pur lavorando nell'officina del [...] mandando il pubblico in delirio con la romanza del terzo atto "Amor sublime amore", eseguita "con bella voce e magistero perfetto di cantante e d'artista" (ibid., 29 sett. 1882). Nel 1883 interpretò il Faust, inaugurando con questa opera la stagione ...
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APRILE (Aprili), Giuseppe, detto Scirolino o Sciroletto
Nicola Vacca
Silvana Simonetti
Nacque a Martina Franca (Taranto), il 28 ott. 1732, da Fortunato e da Anna Vita Cervellera, e non nel 1746 a Bisceglie, [...] che descriveva, in una sua lettera al padre G. B. Martini da Livorno il 22 marzo 1764, l'A. non soltanto come perfetto cantante, ma anche come ottimo attore. Molto desiderato a Napoli, l'A. vi ritornò, scritturato al teatro S. Carlo, nella stagione ...
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FATTORINI, Gabriele
Luca Della Libera
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il [...] , criticò il F. per non aver numerato il basso dell'organo; in questo modo si richiedeva agli organisti un udito perfetto per evitare le dissonanze. Sempre il Banchieri loda il madrigale del F. Oquanto sei simile ingrata rondinella (della raccolta La ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...