I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] (➔ mitigazione), come nell’analogo es. (5), in cui l’effetto attenuativo dell’uso aggettivale è evidente:
(5) proprio perfetto no ... io qualche difettuccio lo vedo, ma proprio uccio uccio
Anche nel caso del suffisso -uccio sono possibili slittamenti ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] e della cultura materiale, costituiscono, d'altra parte, un'apertura verso i suoi successivi lavori di linguistica romanza: Del perfetto e aoristo latino (memoria letta il 2 giugno 1896 all'Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli e ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] uno Stato fortemente centralizzato.
Con la IV dinastia l’architettura ha i suoi più imponenti monumenti nelle piramidi perfette (tipologia in uso fino alla XII dinastia): colossali opere di ideale purezza formale, progettate secondo tre moduli, che ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] / del terribile misfatto. / Quei, cascando sulla prora, / contrappesa la signora, / ed il fragile legnetto / torna in bilico perfetto («Corriere dei Piccoli» 23 giugno 1929)
Tofano coniuga i cascami poetici più spiccioli (gli arcaismi lessicali come ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] , nel futuro e nel condizionale (volguer «volere», donguereu «darete», dolgueriva / dolgueria «dispiacerebbe»; ➔ epentesi); la formazione del perfetto con gli ausiliari haver e ésser (he fet «ho fatto», ses vingut «sei venuto»); l’anteposizione del ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] da quella delle lingue classiche e del sanscrito (mancanza del femminile, dei modi verbali, della distinzione imperfetto/aoristo/perfetto, ecc.). Secondo una teoria proposta da P. Kretschmer e sviluppata in America da E. H. Sturtevant, lo hittito ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] si realizzano con diversi ausiliari: bi (forma del verbo essere) per il condizionale, bit «essere» per il passato composto perfetto e piuccheperfetto, jimat «avere/dovere» e tit «volere» per il futuro indicativo. Per quest’ultimo, le due perifrasi ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] Grelling nasce dalla domanda: l’aggettivo «eterologico» è autologico o eterologico? (Eugenio Spedicato, Facezie truculente. Il delitto perfetto nella narrativa di Dürrenmatt, Roma, Donzelli, 1999, p. 10)
Benché il tipo di virgoletta possa variare in ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] :
(7) se Giorgio non è ancora qui è perché l’aereo è arrivato in ritardo, nonostante sia partito da Torino in perfetto orario.
L’ordine delle categorie argomentative non è rigido, ma varia in relazione a ragioni di carattere stilistico o pragmatico ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] (nel periodico fiorentino La Gioventù. Rivista dell'istruzione pubblica in Italia) del saggio L'idea del perfetto poeta considerata in tre italiani, che costituisce una sorta di rivendicazione dell'originalità della letteratura italiana. In ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...