PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] pur giustificata dal punto di vista della pronuncia – è sconsigliabile, perché altera la forma della desinenza
sognamo il giorno perfetto (www.matrimonio.com)
• I verbi che alla 1a persona dell’indicativo presente terminano in -ìo (con accento sulla ...
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Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] se lo stato è gassoso, si aggiunge anche l’ipotesi che il comportamento nello stato di riferimento sia quello di un gas perfetto e conseguentemente f̄i0j, è uguale a 1 bar: pertanto l’a. di ogni componente in una miscela gassosa diventa numericamente ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] per evoluzione analogica), tra presente-imperfetto e aoristo (cioè tra aspetto imperfettivo e perfettivo) e tra gli altri tempi e il perfetto (cioè tra non perfetto e perfetto) e la capacità del cartvelico, anch'essa documentata, di distinguere tra ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] ; dovuto, un participio in -utu che hanno preso anche potere e volere (possum e volo non avevano, infatti, il participio perfetto).
Come si è detto (§ 1), una caratteristica dei tre verbi sopra esaminati, quando si legano a un infinito, è la libertà ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] del latino.
Grazie all’evoluzione fonetica (perdita della sillaba /ve/, convergenza di -im, -is, -it in /e/), il congiuntivo perfetto dei verbi in -are e in -ire (coniugazioni più ricche e produttive nel latino volgare) viene a corrispondere, nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] casa, lo ricordi come «grande letterato quasi in ogni scienza», oltre che, naturalmente, come «sommo poeta e filosafo, e rettorico perfetto» (Cronica, IX, 136, a cura di G. Aquilecchia, 1979, p. 117). D’altro canto egli stesso, già iscritto all’arte ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] 1998: 168). Il passaggio da /b/ a /v/ avrebbe inoltre condotto a una piena sovrapposizione tra le forme del perfetto e dell’imperfetto e quelle del futuro (D’Achille 2001: 97).
Relitti del futuro sintetico latino ricorrono sporadicamente nei testi ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] degli auctores. Si definisce così la tesi arcaizzante della superiorità naturale del fiorentino trecentesco – «io ho creduto che il suo perfetto grado sia stato dal 1348 al 1420 o quello intorno» (Borghini 1971: 203-204); «della qual purità si può ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] circostanze in cui il cortigiano deve dar prova delle sue virtù; nel terzo Giuliano de’ Medici delinea la figura della perfetta «donna di palazzo»; nel quarto Ottaviano Fregoso espone i rapporti tra il principe e il cortigiano, e nella ultima parte ...
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ARCAMONE, Ignazio
Alberto Merola
Nacque nel 1614 o 1615 a Bari (il Sommervogel è incerto se il luogo di origine sia Napoli o Bari; ma gli elenchi dei gesuiti compilati a Napoli eliminano questo dubbio [...] tali casi, non restano notizie precise e individuali, e quindi, se pure tutte le fonti ci presentano l'A. come un perfetto apostolo, pochi sono i documenti che danno luce sulla sua opera. Sappiamo dal Sotwell che "complures expeditiones sacras in ea ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...