CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] di ottenere più facilmente la dignità cardinalizia, se avesse raccolto le norme dei comportamenti e dei doveri del perfetto principe della Chiesa, invece che di un principe del mondo. Una non trascurabile motivazione storico-contingente è inoltre ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] , entrano a far parte del patrimonio della nostra lingua letteraria: si pensi alla frequenza della terza persona del perfetto in -ao (infiamao, levao, innamorao), a un tipo come saccio «so», al condizionale che prosegue il piuccheperfetto latino ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] l’adozione come modelli degli schemi latini e poi cechi: è il caso dell’inno Bogurodzica («Madre di Dio»), perfetto nella forma e nell’elaborazione del contenuto teologico, poi assurto al rango di carmen patrium della dinastia iagellonica. Altre ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] vita di Poggio Bracciolini ("Plinio non era in Italia; avendone notitia Nicolaio, v'era uno a Lubichi nella Magna, uno finito et perfetto, fece tanto Nicolaio con Cosimo de' Medici, che, per mezo d'uno suo parente aveva di là, fece tanto co' frati ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] polemica opposizione con tutta la tradizione dei più o meno utopistici trattatisti precedenti, con quei loro stati idealizzati e prìncipi perfetti, che non si erano «mai visti né conosciuti essere in vero», mentre ben diversa era ed è sempre stata la ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] , raccomandato dal Valla, amico del padre. Il G. gli inviò, nel corso di quell'anno, l'Hypothesia, una piccola guida del perfetto cortigiano in forma di lettera.
Nel marzo dell'anno successivo si diffuse la notizia della morte del Bruni, e il G ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] viva in alcune varietà. Nella morfologia verbale non era ancora generale la confusione della III persona singolare e plurale. Il perfetto era ancora vitale. In Toscana gli esiti di C + vocale palatale (aceto) e di -SJ- (camiscia) sono ancora distinti ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] Ercole e Sigismondo Modena e Reggio, le grandi città dello Stato (X), e le virtù che fanno di Ercole un perfetto principe (XII). Fra questi componimenti si inseriscono brevissimi intermezzi (III, V, VII, IX, XI); infine due distesi cantica laudatoria ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] la quale, dice il Mancini, «si rese celebre . . . perché era ottima attrice, ed era la Comica (scil. arte) sua così perfetta, che meritò per fino, che l'immortale Abate Metastasio scrisse appostatamente per lei, la Didone» (p. 233). Orbene, quando il ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] spagnolo grande estimatore del C., Francisco de Vera y Aragón, che inviò al re i due consigli, magnificandone la perfetta rispondenza alla realtà della rivolta, l'acutezza dell'analisi delle forze in campo, l'esattezza delle previsioni che trovavano ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...