Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] del 46, in cui è esposta la storia dell'eloquenza romana. L'Orator, del 46, che presenta un ritratto dell'oratore perfetto, anch'esso come il Brutus in polemica coi neo-atticisiti; importante è in esso la teoria ciceroniana dello stile e del numerus ...
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FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] accompagnata da due sonetti: "Come talor dal ciel sotto umil tetto" e "Prendi, re per virtù sommo e perfetto".
La F. fu legata all'aristocrazia intellettuale veneziana: sembra avere stretto amicizia con celebri artisti e letterati e frequentato ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] de liuto"). Inoltre, l'apologia letteraria dell'opera, non "baiata" come pretendevano gli "Accademici Scatenati" ma "poema perfetto e di maraviglioso esempio, conforme gl'insegnamenti d'Aristotele", a stento simulava il più urgente bisogno di esibire ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] della ➔ norma linguistica, il processo di selezione e condivisione di una grammatica. In realtà, non c’è una perfetta coincidenza tra lingua della letteratura e lingua tout court. Spesso nel processo di costruzione-autorizzazione della lingua è più ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] (ove avrà brillato l'ispirazione giocosa e prudentemente irriverente del B.), ma non mancarono neppure gli spunti per discutere del "perfetto principe", o per parlare "dell'origine, e di tutti i progressi della Corte di Roma", motivi che il B. si ...
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CASSARINO, Antonio
Gianvito Resta
Nacque a Noto, una cittadina del Siracusano, verso la fine del Trecento.
Il C. fu, quindi, concittadino (oltre che contemporaneo) di una cerchia di letterati decisamente [...] di Alfonso. Si può legittimamente ritenere che il Panormita abbia concesso il suo appoggio al C., suggerendogli, da perfetto conoscitore dell'animus e degli interessi culturali di Alfonso, di preparare qualche lavoro da offrire al sovrano come saggio ...
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BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] datata 1° genn. 1563 - in cui il B. vuole neoplatonicamente dimostrare che il vero amore è unicamente idoleggiamento di un'anima perfetta.
Morto nel '65 anche Alfonso Carafa, il B., stanco della vita di corte, decise di tornare a Siena, dove ormai si ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] intorno a coloro che si recano alle veglie; si tenta di determinare, sul modello del Cortegiano, un ideale di perfetto accademico; ci si sofferma su quella specie di gioco di aristocratici enigmi che è l'invenzione delle imprese; si analizza ...
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PINO, Bernardino
Marzia Pieri
PINO (Pini), Bernardino. – Nacque a Cagli fra il 1520 e il 1530, terzogenito di Filippino Filippini e di una Venturelli. La famiglia era originaria di Osimo, nelle Marche [...] discreto (Venezia, M. Sessa, 1604), che aggiorna in chiave borghese e di umanesimo cristiano il ritratto castiglionesco del perfetto gentiluomo. Nel 1595 finì un’opera rimasta inedita, De sanctis Christi Dei et Domini martyribus et martyriis; mentre ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] più duri della guerra milanese; l'esaltazione di Firenze come unica valida difesa delle "libertà" cittadine, anzi esempio perfetto di città-stato naturalmente avversa a ogni disegno egemonico e predestinata, sia alla sua tradizione storica sia dalla ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...