Soprannome con il quale è meglio noto Ghailān ben ῾Uqba, poeta arabo dell'età omayyade (m. 735); è considerato l'ultimo e più perfetto rappresentante della scuola arcaizzante imitatrice della preislamica. ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1926 - ivi 1988). Esordì con il romanzo di ambientazione rurale Los bravos (1954), esempio di realismo sociale in cui era raggiunto un perfetto equilibrio tra impostazione tematica [...] e resa stilistica. La componente sociale si accentuò nelle due opere successive: En la hoguera (1957) e la raccolta di racconti Cabeza rapada (1958). La tendenza all'esplorazione della psicologia umana ...
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´r Nome di tre scrittori arabi, fratelli, di famiglia mesopotamica. Il più noto dei tre è ῾Izz ad-Dīn Ibn al-Athīr (Giazīrat Ibn ῾Omar 1160 - Mossul 1233), autore del Kāmil fī t-ta'rīkh ("Il Libro perfetto [...] di storia"), cronaca universale dalla creazione al 1231: fonte assai importante per la storia araba dal sec. 10º al 13º, mentre la parte più antica è in generale un riassunto della storia di aṭ-Ṭabarī. ...
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VEGA, Garcilaso de la
Mario Casella
Poeta spagnolo, nato a Toledo forse nel 1503, morto a Nizza il 14 ottobre 1536. Di nobilissima famiglia, passò presto (1520) a corte, al seguito dell'imperatore Carlo [...] V. Cavaliere perfetto per virile bellezza e per varietà di cultura, incarnò il tipo del cortigiano quale si vagheggiava dall'alta società d'allora. Fedele all'imperatore, combatté a Olías (1521) contro i ribelli delle comunità di Castiglia, partecipò ...
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Poligrafo (n. Rossiglione, Genova - m. Anversa 1639); soldato per breve tempo in Spagna, poi medico ad Anversa, fu spirito irrequieto e stravagante; scrisse di teologia, morale, letteratura, politica, [...] in maniera assai farraginosa (Quaestiones ac discursus in duos primos libros Annalium C. Cornelii Taciti, 1609; Il perfetto cortigiano, 1609; Flores illustrium epitaphiorum, 1613; Dell'introduzione alla politica, 1614, ecc.). Appartenne alla corrente ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Cabra, Cordova, 1824 - Madrid 1905). Fu ambasciatore spagnolo a Washington (1883), Bruxelles (1886-88), Vienna (1893-95); senatore elettivo (1876), poi a vita (1881). [...] Tra i fondatori della Revista de España (1867), fu artista e critico di nobile levatura, stilista quasi perfetto, tendente all'epigrammatico e alla benevola ironia; compose drammi di scarsa fortuna, Asclepigenia (1878), Lo mejor del tesoro (1878), ...
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Scrittore italiano (n. Montichiari 1948). Ha esordito con il romanzo Seminario sulla gioventù (1984), rivelando un’indole paradossale e provocatoria che è sembrata spesso debordare nella copiosissima produzione [...] un venditore provvisorio di collant (1985); Sodomie in corpo 11 (1988); Sentire le donne (1991; nuova ed. 2002); Manuale del perfetto gentilomo (1992; nuova ed. 1999); Casanova di se stessi (2000); E io, che ho le rose fiorite anche d’inverno? (2004 ...
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(trad. it. Il piccolo lord Fauntleroy o Il piccolo Lord) Romanzo (1886) della scrittrice anglo-americana F.E. Burnett (1849-1924). Dal romanzo sono stati tratti adattamenti teatrali e cinematografici, [...] quali Little lord Fauntleroy (1936; Lord Fauntleroy) di J. Cromwell, in cui un ragazzo newyorkese, fin troppo vivace e indisciplinato, alla morte del padre viene mandato in Inghilterra per diventare un perfetto, piccolo lord sotto la guida del nonno. ...
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Retore greco di Mitilene (75 a. C. - 15 d. C.), figlio del filosofo Lesbonatte. Venne più volte a Roma come ambasciatore della sua patria; in particolare ottenne da Cesare (47) il rinnovo dell'alleanza [...] . Fu poi, in patria, sacerdote del culto di Augusto. Fu anche molto apprezzato da Tiberio. Compose discorsi retorici (Sul perfetto oratore; Encomî di Cesare e di Bruto) e storici (Su Alessandro Magno; Sul territorio dei Samî), dei quali si hanno ...
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PROVENZAL, Dino
Letterato, nato a Livorno il 27 dicembre 1877; già professore e quindi preside di scuole secondarie (carica da cui fu sospeso nel periodo delle discriminazioni razziali), ha collaborato [...] , ne ha ritratto in numerosi libri. che risentono talora dei modi del Panzini, certi aspetti caratteristici (Manuale del perfetto professore. Rocca San Casciano 1917; Uomini donne e diavoli, Milano 1919; Jus murmurandi, ivi 1946, ecc.). È anche ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...