MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] banalità di una grande massa di proposizioni improntate all'universale senso comune.
Quanto al primo ingrediente, vi è un rapporto perfetto tra la tecnica retorica e il pensiero del M., che è diretto non già a persuadere e convincere ma a criticare ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] dai genitori. Lei vuole andarci di nascosto, dopo essere scappata di casa. Insieme a Jamie, il suo fratellino, organizza un piano perfetto e un giorno, invece di andare a scuola, si nasconde nel Metropolitan Museum di New York. Ma non si tratta di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] dell’universo».
Il testo racchiude intuizioni promettenti. Tale è in particolare la celebrazione del sistema spinoziano, «uno dei più perfetti e dei più conseguenti di cui vi sia esempio nella storia della filosofia» (pp. 110 e 121). Non sembri ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] il suo "ritratto" e quello delle cose d'Italia, del contingente di cui si compone a poco a poco la storia. Perfetto assimilatore, in questo, della lezione del Burchiello (la storia come passa per le bocche e le orecchie della gente, ricevuta e ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] il De magnanimitate, il trattato in certo senso conclusivo del suo percorso nella filosofia morale, giacché disegnava il tipo perfetto di uomo, provvisto di tutte le virtù collegate nel giusto e corretto rapporto reciproco, in specie in equilibrio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] le cose a parte obiecti permette al contrario di capire come la concorrenza sia lo strumento medesimo della più perfetta soddisfazione di tutti. Tentare di dirigere con leggi e regolamentazioni la scena degli interessi già di per sé armoniosa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] , in cui l’evoluzione era un’ascensione che ha per fine l’uomo, un passaggio dall’imperfetto al perfetto, da un creazionismo fissista a una sorta di evoluzionismo creazionista, ma che avrebbero comunque suscitato la reazione dello schieramento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] conoscitiva dell’uomo, in quanto capace di esprimersi per concetti universali, si approssima in certa misura alla perfetta operazione, astratta dalla materia, delle intelligenze separate; ma non giunge a collocarsi in continuità con il pensiero ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] d'un "matematico", ché, come il D. raccomanda, le "scienze matematiche" fanno parte integrante delle "cognitioni" richieste al "perfetto cavaliere et soldato". E specifica perché: l'"aritmetica" serve "per l'uso delle ordinanze"; la "geometria e la ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] (1938) e La parte di Amleto (1940), quest'ultima su orrori e miserie della vita di palcoscenico, presentò quella macchina teatrale perfetta che è Non ti pago (1940). Attomo al gioco del lotto c'è un amore contrastato, la superstizione, il sogno e la ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...