politezza /poli'tets:a/ s. f. [der. di polito], lett. - 1. [l'essere liscio, ben levigato] ≈ levigatezza, (non com.) liscezza. ↔ asperità, asprezza, grossolanità, ruvidezza, scabrosità. 2. (artist.) [caratteristica [...] di ciò che è elegante e perfetto nella forma e nello stile] ≈ accuratezza, eleganza, forbitezza, levigatezza, purezza, raffinatezza, ricercatezza. ↔ grossolanità, rozzezza, sciatteria, trasandatezza. ...
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usato /u'zato/ [part. pass. di usare]. - ■ agg. 1. a. [di oggetto e sim., che è già stato adoperato: libri u.; automobile u.] ≈ di seconda mano, d'occasione. ‖ consumato, logoro, rovinato, vecchio, [di [...] tessuto e sim.] liso. ↔ nuovo. ↑ nuovo di zecca (o, region., di pacca). ‖ intatto, perfetto. b. [che si usa spesso: un oggetto molto u.] ≈ comune, corrente, d'uso. 2. (lett.) a. [di persona, che ha familiarità con qualcosa, con la prep. a: gente u. ...
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magistrale agg. [dal lat. tardo magistralis, der. di magister "maestro¹"]. - 1. (educ.) [di maestri, intesi come insegnanti elementari: concorsi m.; istituto m.] ≈ ‖ pedagogico. 2. a. [proprio di chi è [...] di cosa fatta con singolare maestria: un'opera m.; un'interpretazione m.] ≈ da maestro, da manuale, eccellente, eccezionale, impeccabile, magnifico, maiuscolo, mirabile, perfetto, superbo. ↑ ineguagliabile. ↔ dozzinale, mediocre, ordinario, scadente. ...
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possesso /po's:ɛs:o/ s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidēre "possedere"]. - 1. a. (giur.) [potere di fatto che si esercita su un bene, avendone la detenzione e l'uso e godendone i frutti] [...] (di qualcosa) ≈ e ↔ [→ POSSEDERE (1)]. 2. [cognizione piena e sicura di una tecnica, una lingua e sim.: ha il perfetto p. della lingua] ≈ conoscenza, controllo, dominio, padronanza. 3. (estens.) [spec. al plur., ciò che si possiede, spec. sotto forma ...
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arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] polo in quanto «intervento volto spesso a stravolgere, a peggiorare ciò che è in natura». In questo caso il sinon. quasi perfetto è artificio, che tuttavia rimanda con maggior vigore all’eccezionale efficacia e furbizia dei mezzi usati e dell’esito ...
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accordo /a'k:ɔrdo/ s. m. [der. di accordare]. - 1. [incontro di opinioni, gusti, sentimenti e sim.: essere in buon a.] ≈ affiatamento, affinità, armonia, comprensione, concordanza, concordia, consenso, [...] ≈ [→ METTERSI v. rifl. (1)]. ▲ Locuz. prep.: d'accordo [per ribadire un'intesa o come risposta affermativa] ≈ bene, okay, (fam.) perfetto, sì, sta bene, va bene, (fam.) vada. 2. [il mettersi d'accordo e quanto ne deriva: intraprendere, trovare un a ...
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vergine /'verdʒine/ [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. - ■ s. f. 1. [donna che è in stato di verginità] ≈ (lett.) pulcella, (lett.) pulzella, (ant.) virgo. b. (con iniziale maiusc.) [per antonomasia, [...] ] ≈ equatoriale, pluviale. c. [di oggetto, non ancora utilizzato: questo vestito è ancora v.] ≈ intatto, integro, nuovo, perfetto, [spec. di libro] intonso. ↔ consunto, logoro, sciupato, usato, vecchio. d. [di prodotto, non lavorato, non sottoposto ...
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preciso /pre'tʃizo/ agg. [dal lat. praecisus, part. pass. di praecidĕre "tagliare, troncare"]. - 1. a. [che è delimitato con precisione: contorno p.] ≈ chiaro, definito, distinto, netto, nitido. ↔ confuso, [...] , raffazzonato, sciatto. c. [di persona, che rispetta gli orari: sono le 8 in punto ed eccola qui, p. come sempre] ≈ in perfetto orario, puntuale. ↔ in ritardo, ritardatario. d. (fam.) [di persona o cosa, molto somigliante, con la prep. a: è p. al ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] ling.) a. (gramm.) [di categoria grammaticale che nella sua flessione non ricorra a suffissi ma ad alternanze vocaliche: perfetto f.] ↔ debole. b. (disus.) [di consonante articolata senza vibrazione delle corde vocali] ≈ sorda. ↔ lene, sonora. c. [di ...
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manuale² s. m. [dal lat. tardo manuale, neutro sost. dell'agg. manualis, calco del gr. enkheirídion]. - (bibl.) [libro che espone le notizie fondamentali di un determinato argomento in modo sistematico [...] , vademecum. ▲ Locuz. prep.: fig., da manuale [di opera, azione e sim., fatta così bene da meritare una menzione in un trattato] ≈ da maestro, eccellente, esemplare, magistrale, magnifico, ottimo, perfetto. ↑ superlativo. ↔ mediocre. ↑ pessimo. ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...