Scrittore francese, nato a Parigi nel 1582. Fu successivamente vescovo di Belley, abate di Aulnay presso Caen, vicario generale dell'arcivescovo di Rouen; poi tornò a Parigi, consacrandosi con zelo all'Ospedale [...] dove le più strambe e piccanti peripezie terminano immancabilmente col trionfo dei giusti e la punizione dei peccatori. Lo stile è un perfetto esempio di cattivo gusto, ma il C. ebbe il merito di dare al romanzo un carattere familiare e popolare, in ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] non era subietto ma sovrano per vertù, § 11; più è la vertù sua che quella del volgare, § 12). Poiché la v. è tanto più perfetta quanto più attua il fine a cui l'essenza di una cosa è per natura ordinata, e poiché l'essenza del linguaggio è ordinata ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , attaccandosi in genere al tema dell’infinito (avuto, caduto, dovuto, perduto, veduto, ecc.), più di rado al tema del perfetto (vissuto) o del presente (bevuto e le forme arcaiche o dialettali vagliuto «valso» e possuto «potuto»). I participi forti ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] L'animal perfezione di Pd XIII 83 è la p. di cui è capace l'anima (Benvenuto: " id est, animae "), e quindi l'anima più perfetta che è quella umana (cfr. Cv II VIII 10), nel caso, quella di Adamo; tutta la perfezion quivi s'acquista di Pd XIII 81 è ...
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NICOLA da Tolentino, santo
Giovanna Casagrande
NICOLA da Tolentino, santo. – Figlio di Compagnone dei Guarutti o Guarinti e di Amata dei Guidiani o Gaidani, di media condizione sociale, nacque a Castel [...] Ginesio si recò in occasione di un capitolo. Stette a Tolentino a partire dal 1275 per trent’anni, conducendo vita da perfetto religioso, in una quotidianità pervasa di rigore e di virtù.
Morì a Tolentino il 10 settembre 1305.
La ricostruzione del ...
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FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] Probabilmente in seguito fece ritorno a Napoli, dove, nel dicembre del 1644, diede alle stampe la sua opera più nota: Il Perfetto ministro con l'uso della politica ... con le risposte a quanto il ministro di Stato con l'uso della politica moderna ha ...
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patire [nel pres. indic., III singol., il latinismo pate: cfr. Parodi, Lingua 252]
È È prevalente nell'uso di questo verbo il costrutto assoluto, anche nell'unico caso in cui è nel significato pregnante [...] il sangue femminile si unisce al maschile nel natural vasello (la matrice), l'un disposto a patire, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si preme (Pg XXV 47: " el sangue de la femina... è paziente, perché è materia di che si fa la creatura e ...
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toro (tauro)
Andrea Mariani
Emmanuel Poulle
Il nome dell'animale ricorre tre volte nell'opera dantesca. In due casi si tratta di similitudini, derivate da fonti classiche o dall'osservazione della natura. [...] dal punto di vista psicologico; l'animale è scelto per la sua caratteristica di furiosa e ostinata violenza, in perfetto accordo con l'animus dei peccatori immersi nel Flegetonte, e col temperamento che la mitologia attribuisce al Minotauro.
A ...
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Damon, Matt (propr. Matthew Paige)
Damon, Matt (propr. Matthew Paige). – Attore e sceneggiatore statunitense, (n. Cambridge 1970). Affermatosi a soli 27 anni vincendo l’Oscar per la migliore sceneggiatura [...] cittadino americano. È Francis Ford Coppola a intuirne per primo il talento e a lanciarlo in The rainmaker (1997) nel perfetto ruolo di un giovane avvocato. La sua ‘tipicità’ non rimane indifferente neanche a Steven Spielberg che lo mette al centro ...
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Cronenberg, David
Cronenberg, David. – Regista canadese (n. Toronto 1943). Tra i più innovativi cineasti della contemporaneità, fin dagli anni Ottanta del 20° sec. ha segnato il cinema postmoderno costruendo [...] che lo avevano caratterizzato. L’ambiguità tra reale e virtuale è però rintracciabile ancora in un film ossessivo e formalmente perfetto come Spider (2002), dal romanzo di P. Mc Grath. La rimozione del passato criminale e la presa diretta nelle ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...