affisarsi
Emilio Pasquini
. Ricorre una sola volta nella Commedia nella forma riflessiva del perfetto contratto, in Pg II 73 al viso mio s'affisar quelle / anime, " guardarono profondamente, con occhi [...] estatici ", per valore intensivo rispetto a ‛ volgersi con lo sguardo ', ‛ osservare '. Analogo rilievo semantico nel parallelo ‛ affig(g)ersi ', per esempio in Pd I 48 e XXXIII 133, più spesso adoperato ...
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difetto
difètto [Der. del part. pass. defectus del lat. deficere "mancare, non essere perfetto", comp. di de- e facere "fare", e quindi "fare di meno"] [LSF] Mancanza (per es., d. di massa: v. oltre) [...] oppure imperfezione, violazione di un qualche ordine o regola (per es., d. reticolare: v. oltre). ◆ [FML] D. D e d. L: tipi di d. di orientamento molecolare del ghiaccio: v. acqua: I 27 b. ◆ [FSD] D. di ...
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L’operazione con cui si riportano i cilindri ovalizzati dall’usura a un diametro perfetto, lievemente maggiorato rispetto al precedente. ...
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concorrenza perfetta
Situazione teorica nei modelli economici, con un mercato ideale caratterizzato da equilibrio perfetto e istantaneo, insieme efficiente, equo e socialmente ottimale.
Concorrenza [...] Perfetta ...
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Sceneggiatore, produttore cinematografico e regista statunitense (n. Potomac, Maryland, 1961). Impegnato nell’ideazione del perfetto teen drama sin dagli anni Ottanta, nel 1990 (insieme con A. Spelling), [...] ha creato Beverly Hills 90210, primo telefilm di successo ispirato e scritto per un pubblico adolescente. S. è stato autore di altre serie tv che hanno fatto epoca, tra tutte Melrose place (1992-99) e ...
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YA‛QŌB TĀM (Ya‛qōb b. Mē'īr, detto Rabbēnū Tām, "il nostro maestro perfetto", con allusione a Genesi, 25, 27)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Ramerupt (Francia) verso il 1100, morto a Troyes il [...] 9 giugno 1171. Fu la più alta autorità talmudica dell'età sua. I sinodi rabbinici del tempo erano da lui presieduti, e le loro decisioni vanno di solito col suo nome. I dotti ebrei delle più varie parti ...
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Law, Jude
Law, Jude. – Attore britannico (n. Londra 1972). Dotato di ironia, rappresenta il perfetto londinese, dal fascino contemporaneo a suo agio nel ruolo del seduttore impenitente. Dopo l'esordio [...] negli anni Novanta, nel decennio successivo viene diretto da grandi registi come Jean-Jacques Annaud, che ne fa il cecchino russo di Enemy at the gates (2001); Steven Spielberg, che lo ha voluto per la ...
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Termine usato da Aristotele in contrapposto a «potenza» (δύναμις), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine fu ripreso da G. Leibniz per indicare la monade, [...] in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo.
Nel campo delle scienze biologiche il termine è stato usato per definire il principio dirigente dello sviluppo di ogni organismo. In questa accezione il termine e. fu ripreso da H. ...
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Integrazione
Renata Gaddini De Benedetti
Il termine integrazione indica genericamente il fatto di rendere pieno, perfetto, ciò che è incompleto o insufficiente. Viene impiegato in ambiti diversi e con [...] differente significato in discipline che si occupano di aspetti della crescita e dello sviluppo, sia personale sia sociale. Alcuni autori vedono l'integrazione come processo attraverso cui l'individuo ...
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Nella morale cristiana, disposizione a praticare le virtù contrarie all’egoismo e atte a raggiungere il perfetto amore di Dio e del prossimo. È richiesta dalle parole di Gesù «Se uno vuol venire dietro [...] a me, rinneghi sé stesso» (Matteo 16, 24; Luca 9, 23) e si fonda sul principio secondo cui l’uomo, essendo essenzialrnente dipendente da Dio e dalla sua provvidenza, deve collaborare al conseguimento del ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi...