Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] ‘autonoma’, ma deve configurarsi entro una presa in carico dei caratteri degli uomini, dei loro orizzonti morali. fortuna loro: perché, disiderando gli uomini parte di avere più, parte temendo di non perdere lo acquistato, si viene alle inimicizie e ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] di uno "sdottorato" e uno "spretato" (era privo di celebret per la messa), di uno che aveva "perduto tutto alquanto avventurosa, seppur coerente con il principio, caricodi valore ideale ma povero di forza normativa e da lui ribadito in documenti ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] sulla cifra originaria di 1.390.953, in considerazione delle spese per l'esazione dei frutti e di altre perdite. Il frutto da padre F., accompagnato dal Manfredini, elevato alla caricadi maggiordomo maggiore e divenuto il suo più ascoltato ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] , il governo di Carlo VI preferì perdere il Regno piuttosto che fidarsi dei baroni, disposti ad armare le loro squadre contro gli invasori, ma decisi a pretendere in cambio sostanziali vantaggi contro il ministero in carica.
Durante la dominazione ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] non era contrario alla proposta francese di compensare il re di Sardegna per la perdita del Piemonte e della Savoia con 1818, quella onorifica di ministro di Stato e di reggente della Grande Cancelleria, la massima carica della magistratura del ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] amici cui si rivolsero per un consiglio erano divisi. Le famiglie erano decisamente contrarie: temevano che la perdita del lavoro per un futuro denso di incognite fosse da scoraggiare «con ogni mezzo». Ma l’attrattiva rappresentata dalla proposta ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] di velluto.
Trasferitasi Ippolita a Napoli, il C. perse probabilmente la sua principale protettrice; ma ben più grave perdita matura Taddea Varro, di nobile famiglia ferrarese, e nel 1482 si trovava anche la suocera a carico.
Il Diario del Caleffini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] compiuto da licenziare al pubblico.
Petrarca si ritrova così nel mezzo di quella profonda crisi che avrebbe poi riferito a quel fatidico 1348 caricodi «perdite irreparabili» e di «ferite insanabili» (Familiarum rerum libri, cit., I, 1, 1-3), quando ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] prevedeva la perdita delle colonie americane.
Dal 1764 al 1771 il C. è a Londra, sempre nella qualità di inviato straordinario. poveri gli oneri di qualsiasi sorta. Avendo il C. fatto adottare un provvedimento di sequestro a caricodi una dama che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] dopo il peccato di Adamo e la perdita del paradiso terrestre. L’influenza del De civitate Dei di Agostino e della ben determinato, per il quale è indispensabile l’apporto di un uomo che si fa carico del compito, quale che esso sia, affidatogli. Da ...
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perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, della compagnia, dell’affetto di una...