Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] che la differenza maschile/femminile assume in un determinato contesto sociale dà forma al senso dell'identità degli individui, alla percezione che essi hanno di sé stessi e del proprio corpo in quanto uomo o donna. Il sesso, inoltre, inscrive l ...
Leggi Tutto
Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] avvale di strumenti meccanici ed elettronici. Il suo oggetto di studio sono le rappresentazioni visive culturalmente determinate, le loro percezioni, i modi di comunicare per immagini, l’uso sociale che se ne fa. Il metodo segue i presupposti della ...
Leggi Tutto
Famiglia
Pierpaolo Donati
(XIV, p. 764; App. II, i, p. 900; IV, i, p. 757; V, ii, p. 183)
I cambiamenti della famiglia: cause e modalità
Alla fine del 20° sec., la f. appare come una realtà sociale [...] riesce effettivamente ad avere (in media, la coppia aspira a un figlio in più, che però non procrea a causa della percezione di rischi eccessivi e di costi troppo elevati imposti dalla società). La nascita del primo figlio è l'evento cruciale che ...
Leggi Tutto
Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] ). Le esperienze politiche della sconfitta e dell'esilio modificarono le modalità di esecuzione del rito e nello stesso tempo la percezione del suo senso e del suo scopo.
Un analogo interesse per il modo in cui eventi storici e mutamenti politici ...
Leggi Tutto
Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] a un'altra. Questo aspetto delle caratteristiche percettive del bambino ha portato alla discussione, tuttora aperta, sulle percezioni amodali presenti nelle età più precoci, che secondo alcuni ricercatori aiutano il bambino a integrare le esperienze ...
Leggi Tutto
Etnici, gruppi
Arnold L. Epstein
Introduzione
Nel suo famoso studio sul nazionalismo Elie Kedourie si chiede a un certo punto se tale fenomeno sia sempre esistito oppure se rappresenti uno sviluppo [...] gruppo, e più spesso nell'uso di stereotipi che nascono di solito dalla conoscenza frammentaria degli altri e dalla percezione delle caratteristiche che essi hanno sviluppato nel nuovo ambiente. La questione fondamentale in questo caso è il modo in ...
Leggi Tutto
La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] oltre che con il nutrimento.
I rituali ci informano sul modo in cui gli Andini capivano e ordinavano le percezioni sensoriali; tutti i sensi erano impegnati nelle attività rituali quali mangiare, danzare, suonare, anche se un'importanza particolare ...
Leggi Tutto
Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] di tempo - ricontrollare un particolare asserto (per esempio ‛nel mio studio non c'è un rinoceronte adulto').
Ogni percezione ha elementi (‛stimoli') soggettivi e oggettivi, il rapporto tra i quali varia da un estremo di soggettività, indagato con ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.