mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero [...] logico. Il mito, originato da percezioni soggettive di singoli individui, si trasforma in realtà psicologica sociale, e quindi in rappresentazione storica sentita come oggettiva. ...
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Odore
Red.
Stefano Allovio
L'odore è la sensazione specifica dell'organo dell'olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. Gli studi antropologici hanno messo in evidenza come gli [...] delle quali non percepiamo di esse alcun odore. La sostanza alla quale il nostro olfatto risulta più sensibile è la vaniglina, la cui soglia di percezione è di 2 ∙1 0-11 g/l di aria e cioè 7,9 ∙ 1010 molecole/l. Il migliore degli attuali rivelatori ...
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Depersonalizzazione
Bruno Callieri
Con il termine depersonalizzazione si indica una condizione psicopatologica, più o meno marcata e persistente, in cui il soggetto vive, quasi sempre penosamente, l'esperienza [...] di sentirsi distaccato dal mondo delle percezioni, privato di ogni possibilità di comunicazione simpatetica e disancorato anche da sé stesso. Alla depersonalizzazione si accompagna spesso la derealizzazione, cioè il senso di estraneità del mondo ...
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Medico e fisico (Corfù 1765 - Bologna 1808). Esercitò la pratica medica a Venezia, nell'Istria, a Costantinopoli, Corfù e in Francia; dal 1806 prof. di medicina clinica all'univ. di Padova. Ha studiato [...] le cause dell'aurora boreale, il meccanismo delle percezioni uditive, l'anatomia dei testicoli, l'impiego terapeutico delle correnti elettriche. ...
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agnosia
Disturbo della identificazione primaria degli oggetti, che determina l’incapacità del loro riconoscimento. Teoricamente dovrebbero esistere tante forme di a. quanti sono gli organi di senso, [...] ma, dato che le sensazioni gustative e olfattive rimangono tali e non diventano percezioni, i disturbi che rientrano nella loro sfera vengono denominati ageusia e anosmia. La forma più comune è data dalla a. tattile, detta anche stereoagnosia, ...
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Dottrina filosofica che afferma che la realtà consiste nei dati dei sensi e nelle loro immagini, posti nel tempo e nello spazio, e che riduce pertanto la materia a sensazioni, lo spirito ad avvenimenti [...] l'unità della conoscenza trapassa in un fenomenismo oggettivo. Infatti il Mach ammette la tesi che le cose siano percezioni, ma indipendenti da ogni particolare soggetto, ciò che significa, se per il fenomenismo il soggetto è soggetto particolare ...
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mentalismo
Termine adoperato per indicare le concezioni che identificano il contenuto della conoscenza con stati mentali; in questo senso nel sec. 20° è stata considerata una forma di m. la gnoseologia [...] di Locke, Berkeley e Hume, che riduce i dati della conoscenza a percezioni della mente. Forme di m. sono state anche considerate la filosofia di J.S. Mill e l’atomismo logico di Moore e di Russell. L’etichetta di m. è stata abitualmente usata in ...
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Lassnig, Maria. - Pittrice austriaca (Kappel am Krappfeld 1919 - Vienna 2014). Artista eclettica, in grado di manipolare mezzi e codici comunicativi eterogenei, la sua ricerca si snoda intorno all’esperienza [...] del proprio corpo, che ritrae su impulso non di istanze narcisistiche ma della pressante necessità di studiarne percezioni e meccaniche interne, in una forma di incessante autoanalisi ed esplorazione del sé che assume le note drammatiche di un ...
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Giornalista statunitense (n. 1981). Laureata presso la Brown University, collaboratrice di testate giornalistiche quali The New Yorker e The New York Times, ha esplorato il nesso tra nuove tecnologie e [...] sessualità, indagando nei siti di dating e nel pornoweb – da una prospettiva femminile e da esperienze e percezioni integralmente soggettive – i mutamenti nelle interazioni tra generi, le aspettative reali delle donne per relazioni di tipo monogamico ...
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percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale [...] spirito vitale. Essa designa il cervello, anzi, più propriamente, la parte del cervello in cui gli spiriti sensitivi portano le loro percezioni, e cioè la " cellula " anteriore di esso. Va rilevato che l'aggettivo ‛ alto ' non serve tanto a fornire l ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.