profili colore
Stefano Marchesi
Sono alla base della tecnologia di gestione del colore e vengono calcolati e opportunamente utilizzati con l’obiettivo di compensare le differenze, spesso notevoli, che [...] interpretative di scanner, monitor, stampante colore e macchina da stampa, rispetto alle quali le rispettive percezioni dell’aspetto cromatico paleseranno discordanze nei colori generati. L’esigenza di armonizzare le risultanze colore nel ...
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cartografia partecipativa
cartografìa partecipativa locuz. sost. f. – Specifica forma di produzione cartografica che non deriva dall’attività esclusiva di professionisti del settore, bensì da un processo [...] culturali e il senso sociale del luogo. Per questa ragione, oltre a far emergere i bisogni di una collettività e le sue percezioni del luogo nel quale risiede, la c. p. fornisce anche un valido contributo alla conoscenza del contesto sociale che l'ha ...
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OCCASIONALISMO
Guido Calogero
. In generale questo nome designa la dottrina che nella dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno singolo vede soltanto una "causa occasionale" rispetto alla causa [...] delle due sostanze, come si poteva pensare che il corpo, res extensa, influisse sull'anima, res cogitans, trasmettendole le percezioni sensibili, e che l'anima influisse a sua volta sul corpo facendogli tradurre in azioni fisiche le sue volizioni? La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] , questa attività può essere “inconscia”. Leibniz costruisce allora un “albero della conoscenza” all’interno del quale le cartesiane percezioni chiare, distinte e adeguate sono un punto d’arrivo che passa attraverso l’inconscio, il confuso, l’oscuro ...
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Memorie di guerra sul confine italo-jugoslavo: narrazioni individuali, pubbliche, politiche
Alessandro Cattunar
Memorie ‘lunghe’
Divisa, antagonista, plurima, segmentata, anomica: la parola memoria [...] e pacifica (cfr. Cattunar 2013, pp. 226-29). Sono narrazioni estremamente ricorrenti, che riflettono per lo più lo sguardo e le percezioni di persone che al tempo del fascismo erano poco più che bambini, e che si pongono in aperto contrasto con la ...
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Madhyamaka
Scuola del buddismo Mahāyāna (➔) che riconosce il filosofo indiano Nāgārjuna (➔), vissuto all’inizio del primo millennio dell’era volgare, come proprio fondatore e diffusasi poi dall’India [...] antecedenti canonici. Parimenti canonico è il nesso causale che lega ciclicamente il sorgere e il venir meno delle nostre percezioni e di ogni aspetto del mondo fenomenico (pratityasamutpāda), per cui Nāgārjuna può concludere che tutto esiste solo in ...
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In linguistica si dice: a) in sede storica, di fase linguistica caratterizzata da assenza di paradigmi oppure da uno stato embrionale degli stessi, rispetto a una fase successiva grammaticalizzata che [...] agrammaticale che è insieme indistinto ed eterogeneo in quanto vi confluiscono elementi di diversa provenienza, e le percezioni, emozioni, decisioni di cui è costituito formano una sostanziale unità non analizzata. Nell’attività mentale la fase ...
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dissociazione
Giovanni Liotti
Disturbo psichico che riguarda le funzioni integratrici della memoria, della coscienza e dell’identità.
Tipi di dissociazione
La d. può prendere la forma della compartimentazione [...] emotivo: l’esperienza è talora di un semplice obnubilamento della coscienza, talora di un’inquietante distorsione della percezione del mondo esterno (derealizzazione) oppure di doloroso distacco dal fluire dei sentimenti e dei pensieri, incluse le ...
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Rudiger, Bernhard
Rüdiger, Bernhard. – Scultore e teorico d’arte di origini tedesche (n. Roma 1964). Diplomatosi presso l’Accademia delle belle arti di Milano, partecipa alle attività della Casa degli [...] XXI! (2007) è lo stesso spettatore a interagire con la scultura per produrre il suono. Ha poi analizzato la percezione del tempo a volte scandito nel suo trascorrere (Time machine, 2010), a volte interrotto in relazione a momenti storici traumatici ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] ’Io è la semplice coscienza del molteplice sensibile, e di D.Hume che, più radicalmente, lo riduce a un fascio di percezioni in perpetuo fluire. In I. Kant l’Io, in quanto «io penso», diventa una funzione trascendentale che unifica il molteplice dell ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.