Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] dalla funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere ...
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Qualità della vita
Roberto Cipriani
La locuzione qualità della vita indica la percezione che i soggetti hanno delle loro possibilità di usare al meglio le disponibilità, sia economiche sia culturali [...] via computer, dell'accessibilità ai servizi, nonché dei rapporti con i servizi pubblici. Rilevante è tuttavia anche la percezione che gli individui hanno della loro condizione. Fattori oggettivi e soggettivi influiscono sulla stessa possibilità che i ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] prossimità della giunzione dei lobi temporale, parietale e occipitale. È stata avanzata l'ipotesi che sia questa la sede della percezione del linguaggio e che sia annessa all'area di Broca sulla parte anteriore del cervello per mezzo di un gruppo di ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] le ansie, i timori, le speranze per il presente e il futuro individuale e della comunità. Considerando tutto ciò, la percezione della durata e la meditazione sul tempo si sono intrinsecamente legate sia alle attività produttive, sia ai culti, ai miti ...
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Colore
Rosadele Cicchetti e Carmela Pignato
I colori con cui percepiamo la realtà sono conseguenza del fatto che gli oggetti differiscono nel loro grado di assorbimento delle diverse componenti cromatiche [...] nella cute, nei capelli, nell'iride. I nei pigmentati e le lentiggini (v. nevo) possono essere considerate ipercromie parziali.
Percezione del colore e cultura
di Carmela Pignato
1.
Fisiologia e analogia
La questione di quanti siano i colori non ...
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Medico e antropologo (Stoccarda 1886 - Heidelberg 1957). Prof. di neurologia, dedicò i suoi studi al rapporto tra la malattia ed il profilo psicologico del malato e a quello tra medico e paziente. Manifesto [...] (Gestaltkreis): le forme (nel senso della psicologia della Gestalt) percepite sono il prodotto di un processo di interazione fra percezione e movimento, mente e corpo, soggetto e oggetto in cui i due termini, se pur non emergono simultaneamente, sono ...
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Sociologo e psicologo francese (Parigi 1920 - Strasburgo 1992). Insegnò sociologia all'univ. di Strasburgo e vi diresse l'Istituto di psicologia sociale delle comunicazioni (dal 1966), quindi in Canada [...] (univ. Laval a Quebec, 1973) e negli USA (univ. di San Diego, 1976). Si occupò di psicologia della musica, di percezione estetica e di sociologia dell'arte e infine della teoria della comunicazione, sempre da un punto di vista sociologico. Opere ...
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Reti di informazione e società
Tomás Maldonado
Nonostante il loro clamoroso impatto su molti aspetti della nostra società, le nuove tecnologie si trovano ancora in una fase incipiente. Anzi, gli storici [...] . La prima constatazione da fare è che non c’è qualcosa di simile a una memoria totalmente nuova. […] Ogni percezione implica il ricordare poiché essa è sempre un’interpretazione del mondo secondo una conoscenza precedente» (2003, p. 112).
Identità ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte [...] nervoso. Secondo la teoria proposta da W. James e da C.G. Lange, l’e. è determinata a livello cosciente dalla percezione delle risposte dell’organismo agli stimoli che causano la paura, la rabbia, la tristezza o la gioia (per es., in seguito a ...
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Favole, Adriano. – Antropologo culturale italiano (n. Cuneo 1969). Laureato in Filosofia presso l'Università di Torino nel 1994, dal 2004 ricercatore in Discipline Demoetnoantropologiche e docente di Storia [...] i processi acculturativi attivati dal contatto con le società nazionali e approfondendo i temi della formazione e percezione nel mondo nativo di concetti quali cittadinanza e democrazia. Autore di studi di antropologia museale e sull’antropologia ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.