Mistero
Piero Coda
Il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione
Di mistero si parla in tutte le tradizioni religiose per designare la sfera della vita divina distinta da quella umana.
Il cristianesimo [...] nostra responsabilità, che ci si offre e ci chiama ad andare sempre oltre.
Riaffiora così l’apporto che alla percezione e decifrazione del mistero è offerto dalle diverse tradizioni religiose. Esse, quando sono autentiche, si presentano appunto come ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] stazioni ferroviarie, ai caffè ecc. - Benjamin cerca di cogliere i mutamenti essenziali dell'esperienza e della percezione nella realtà urbana del capitalismo moderno, attraverso una ricognizione delle immagini e dei mezzi di rappresentazione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] Storia d’Italia. La morte lo raggiunge il 22 maggio 1540.
Storia e politica
Guicciardini ha fin dalla giovinezza una percezione chiara del contesto in cui è costretto a vivere. Già prima degli anni Trenta, segnala, infatti, con precisa intelligenza ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] ). Cionondimeno, gli orientamenti scientifici contemporanei, esemplificati nelle tecnologie biomediche, hanno contribuito ai profondi mutamenti nella percezione, da parte della gente comune, di valori e norme. Allora "non è sorprendente che ci sia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] le caratteristiche sorprendenti delle tecniche infinitesimali possano contribuire alla comprensione di importanti verità teologiche. La sua percezione di un’essenziale contiguità tra matematica, metafisica e teologia lo porta a scontrarsi con l’ala ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Yung Sik Kim
Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Il [...] li unico universale non era però facilmente individuabile e i neoconfuciani non hanno mai esattamente chiarito come la percezione dei li individuali possa portare alla comprensione del li unico celeste. Il significato di questo processo fu spiegato ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] (Ibid. 1926) di Hume.
Lo studio di Aristotele nel contempo, lo sensibilizzava ai problemi gnoseologici della percezione contribuendo alla genesi e allo svolgimento delle implicazioni epistemologiche carliniane. A partire da questo periodo inoltre ...
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Carattere
Paolo Migone
Gianni Carchia
Bruno A. Bellerate
Dal latino character, a sua volta dal greco χαρακτήρ, "impronta, marchio, segno particolare", indica il complesso delle doti e disposizioni [...] hanno ipotizzato l'azione dei neurotrasmettitori cerebrali su quattro dimensioni del carattere: cognizione-percezione (dopamina), impulsività-aggressività (serotonina), instabilità affettiva (noradrenalina o acetilcolina) e ansia-depressione (GABA ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] ". Bisogna eliminarlo, anche se resta il problema, ossia "la ricerca di ciò che sorpassa la sfera immediata della percezione, e costituisce la ragione esplicativa delle cose. Laonde se non vuol farsi una semplice questione di parole, si dovrà ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] fino a che punto i sensi possono ingannarci, come dicevano i filosofi scettici, e conferma come la nostra percezione dei fenomeni si trasforma insieme con lo svilupparsi delle teorie che inventiamo per interpretarli.
I fenomeni complessi dell ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.