Farmacologo (n. Firenze 1895 - m. 1972). Prof. univ. dal 1936 al 1965, insegnò farmacologia nelle univ. di Pisa e (dal 1960) di Firenze. Tra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle concernenti [...] questo fenomeno con l'anafilassi, lo studio farmacologico di alcune terre rare e la serie di lavori dedicati alla fisio-farmacologia dell'olfatto, che gli hanno dato lo spunto per proporre un'interpretazione dei meccanismi della percezione olfattiva. ...
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Pittore (Parigi 1796 - ivi 1875). Figlio d'un agiato mercante, studiò dapprima con A.-E. Michallon e poi con J.-V. Bertin, rigorosi paesisti classicheggianti, ma intraprese anche a dipingere dal vero nella [...] : ritraendo il paesaggio italiano e soprattutto la campagna romana, con pennellate dense che mantengono l'immediatezza della percezione, giunse a una estrema nitidezza nella distribuzione delle masse, nella resa della luce, nella scelta dei toni ...
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Biologo libanese naturalizzato statunitense (n. Beirut 1967). Laureato presso l'università della California a Los Angeles, ha conseguito il PhD al California Institute of Technology di Pasadena ed è stato [...] sue ricerche si sono concentrate sulla scoperta dei recettori alla base del tatto e dei meccanismi che regolano la percezione del freddo e del caldo, utilizzando cellule sensibili alla pressione per scoprire una nuova classe di sensori che rispondono ...
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self medicina In immunologia, si dice degli antigeni costitutivi dei tessuti di un organismo, in contrapposizione agli antigeni presenti su agenti patogeni (quali virus, batteri e altri parassiti) o individuabili [...] influenzato dal modo in cui ci si immagina di apparire agli altri, dalla percezione del loro giudizio e dagli effetti che ci derivano di tale percezione. Self-control Capacità abituale di controllare e tenere a freno le proprie reazioni emotive ...
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Intellettuale italiana (Napoli 1874 - Roma 1941), figlia di Antonio. Fu la prima donna a laurearsi in giurisprudenza all'univ. di Roma (1894) e a ottenere la libera docenza in filosofia del diritto nel [...] su parte del movimento femminile organizzato, la L., divisa tra la consapevolezza dell'appartenenza di genere e la percezione di sé come spirito "virile", seguì un tragitto autonomo di ricerca, che la condusse dal materialismo allo spiritualismo ...
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Fisico statunitense (Cleveland 1926 - Berkeley 2013); prof. nell'univ. di Michigan (1949-59) e di California (dal 1959); assai importanti le sue ricerche sulle proprietà fisiche delle particelle elementari, [...] premio Nobel per la fisica per il 1960. Dal 1964 ha iniziato a interessarsi di biofisica; negli anni successivi i suoi studi si sono indirizzati verso la costruzione di modelli computazionali della fisica e della fisiologia della percezione umana. ...
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Münsterberg, Hugo
Lorenzo Dorelli
Psicologo e filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Danzica il 1° giugno 1863 e morto a Cambridge (Massachusssetts) il 16 dicembre 1916. Scrisse un solo [...] questo saggio elaborò una delle prime teorie dello spettatore cinematografico, focalizzando l'attenzione sui mezzi mentali coinvolti nella percezione del film. Il suo contributo è stato rivalutato negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, nel ...
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Medico, fisico ed egittologo (Milverton 1773 - Londra 1829). La figura di Y. ha lasciato importanti contributi alla fisica, per lo studio dell'ottica, ma soprattutto per la cosiddetta esperienza di Y., [...] noto come astigmatismo; poco tempo dopo elaborò la teoria della percezione dei colori, ripresa e approfondita da H. Helmholtz, secondo la quale la percezione dipende dalla presenza sulla retina di tre strutture nervose, eccitate rispettivamente ...
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Wong Kar-Wai (propr. Wong Ga Wai, pinyin Wang Jiawei)
Giona Antonio Nazzaro
Regista e sceneggiatore cinese, attivo a Hong Kong, nato a Shanghai il 17 luglio 1958. Figura anomala del cinema hongkonghese, [...] ricerca estetica assai particolare. Con la sua opera ha messo in scena il fluire del tempo, filtrato attraverso una percezione sentimentale in grado di isolare e dare forma anche alle modificazioni più impercettibili della realtà. Nel 1997 ha vinto ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] la nozione di "sensazione pura", M.-P. privilegia invece il ruolo che il corpo svolge nel condizionare la nostra percezione della realtà. La Phénoménologie de la perception contiene in germe tutti i temi del suo pensiero (etico, politico, linguistico ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.