ARCONATI VISCONTI, Paolo
Elena Fasano Guarini
Nacque a Milano nel 1754, da Giangaleazzo, membro del Consiglio generale di Milano e, a partire dal 1771, ciambellano di Maria Teresa, e dalla belga Henriette [...] altre di "avere professato l'incivismo, protetto i preti refrattari, trascurato le istituzioni repubblicane e la percezione delle contribuzioni", fu prematuramente interrotta dall'ondata di epurazioni che il Direttorio eseguì anche nel Belgio dopo ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] Stato (da quelli annonari a quelli amministrativi, da quelli giudiziari e di controllo a quelli legislativi), ad una prima percezione dei suoi complessi meccanismi. Eletto, ancora il 7 dic. 1623, rappresentante veneto presso gli Stati generali delle ...
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BARONCELLI-BANDINI, Giovanni
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze da Piero di Bandino nei primi decenni del Trecento e forse, come alcuni indizi lascerebbero pensare, nel terzo decennio.
Suo padre (morto [...] pontificia. Nel maggio del 1368 egli versava alla Camera apostolica la somma di iooo fiorihi d'oro provenienti dalla percezione delle decime ecclesiastiche in Portogallo, dove erano state raccolte da Quirico Doria di Genova, fattore del banco degli ...
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DURINI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Angelo, del ramo secondogenito dei conti di Moriza, e di Antonia Mauri, nacque a Milano il 2 nov. 1800. Laureato in legge all'università di Pavia, percorse in [...] del D., del quale si riferivano le eccellenti doti di funzionario, fornito di "una attività distintissima e di una percezione e facilità di esporre le proprie idee veramente non comune".
Il D., che già svolgeva interinalmente l'ufficio di relatore ...
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CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] etico-individuale, come "coscienza della finitezza di tutto", anche se questa è avvertita come "atto religioso", perché percezione dell'"infinità" della divinità, che "rende più facile l'adorazione della molteplicità dinnanzi a noi, apertura della ...
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POGGI LA CECILIA, Giuseppe
Antonino De Francesco
POGGI LA CECILIA, Giuseppe. – Nacque a Piozzano, vicino Piacenza, il 20 agosto 1761 da Ignazio e da Caterina Arcelli. Di famiglia nobile, benché solo [...] propositi, sempre più pronunciati, di un naturale ampliamento della nuova Repubblica all’Italia tutta, ma anche la drammatica percezione che al riguardo molto restasse da fare, perché le collettività erano diffidenti verso il nuovo ordine. Per questo ...
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ANASTASIO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Corrado, figlio, forse, di un Benedetto, era romano di nascita ed originario della "regio" detta della Suburra. Nulla sappiamo della sua vita anteriormente [...] di Enrico, e consacrando egli stesso Guglielmo il 10 dic. 1153. Va infine ricordato che A. stabilì, in modo regolare, la percezione dell'obolo di S. Pietro in Svezia.
Poco sappiamo dell'azione di A. nella città di Roma, allora in pieno travaglio di ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] breve tutto ciò che era offerto allo sguardo deve essere interpretato e valutato in funzione di una fenomenologia della percezione nella quale il visuale svolge una funzione infinitamente più grande di quanto non abbia nella nostra struttura mentale ...
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CAPPELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia il 26 marzo 1676, unico figlio maschio di Domenico (1641-1716) di Vincenzo di Girolamo e di Agnese di Piero di Taddeo Gradenigo, prese in moglie, il 3 marzo [...] del pontefice, dato che si tratta di "un maneggio politico" più che di "un voto di ispirazione".
Acuta la percezione degli aspetti economici, attenta e ammirata la descrizione della grande fabbrica di S. Michele in Ripa; Benedetto XIII, con "una ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] l'enciclica ribadisce la tesi della intrinseca sterilità del denaro e vieta, sulla base della tradizione canonistica, la percezione di un interesse anche modico "ex ipso mutuo... ipsius ratione mutui"; ma, contro la tendenza rigorista e accogliendo ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.