Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] in termini di diminuito potere espressivo; i legami di parentela, che si fanno tenui o si recidono; la percezione del proprio corpo. I conflitti rispetto alla propria cultura d'origine, avvertita dagli altri secondo modi spesso inconciliabili ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] degli oggetti fisici e del mondo sociale, sia perché occupano differenti posizioni spaziali che informano differentemente la loro percezione, sia perché guardano il mondo fisico e sociale sulla base di diversi ordini di rilevanza legati alle loro ...
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Prestigio
Wlodzimierz Wesolowski e Henryk Domanski
di Włodzimierz Wesołowski e Henryk Domanski
Prestigio
Introduzione
Il prestigio può essere concepito sia come un senso individuale, soggettivo di [...] conquistarono il potere, i fondamenti del loro status ereditario e del loro prestigio attuali. La percezione sociale dei ceti è ora in larga misura una percezione laica.
In un noto trattato dal titolo Traité des ordres et simples dignités, pubblicato ...
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Genere
Alice Bellagamba
Genere (dal latino genus, affine a gignere, "generare") designa in senso lato ciò che è comune a più specie. Già in uso con accezioni specifiche nei vari ambiti disciplinari [...] occidentale, quali sono per es. cultura e natura, pubblico e privato, dicotomie che di per sé già implicano una percezione gerarchica delle relazioni tra le categorie coinvolte (Gender and kinship 1987, p. 18). Gli studi sul genere dimostrano la ...
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Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] che la differenza maschile/femminile assume in un determinato contesto sociale dà forma al senso dell'identità degli individui, alla percezione che essi hanno di sé stessi e del proprio corpo in quanto uomo o donna. Il sesso, inoltre, inscrive l ...
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Etnologia
Enrico Comba
L'etnologia (dal greco ἔθνος, "popolo", e λόγος, "discorso", letteralmente "studio dei popoli"), sorta intorno alla metà dell'Ottocento come raccolta sistematica e studio metodico [...] -Kay 1970; Sahlins 1976). La maggior parte degli studiosi è comunque d'accordo sul fatto che l'esperienza, la percezione, le emozioni acquistano senso e valore soltanto se filtrate attraverso griglie predisposte dalla cultura, tanto che "senza i ...
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La nozione di c. (lat. consensus, "conformità dei voleri") ha avuto nelle scienze sociali un rilievo particolare rispetto alla politica, venendo utilizzata soprattutto per definire l'accordo dei componenti [...] materiale" deve poter corrispondere un'adeguata "densità morale". In caso contrario si corre infatti il rischio di una percezione di ingiustizia che può minare la coesione sociale e spingere a stati di anomia.
Nella prospettiva olistica rientrano ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] ha analizzato le elaborazioni mentali in termini di reti neuronali, mettendo in evidenza il fatto che attraverso la percezione ricomponiamo e organizziamo i dati del mondo esterno, che la memoria filtra e ricompone il passato, anziché procedere ...
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Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] (1901-1902), scritto in collaborazione con Marcel Mauss, egli affermò che le categorie fondamentali della nostra percezione e del nostro modo di ordinare l'esperienza (spazio, tempo, causalità, direzione, ecc.) derivano dalla struttura ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] /infedeli con forti connotazioni morali (buoni/cattivi, bene/male). Di fatto il cristianesimo medievale introduce nella percezione dell'alterità un fattore di incomunicabilità che esclude qualsiasi relazione di reciprocità: la medesima concezione che ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.