PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] ’unico vero modello da apprezzare» (ibid., p. 13). La lezione di Buonaiuti operò in lui soprattutto nella percezione del cristianesimo non solo e prevalentemente come dottrina, teoria astratta, speculazione intellettuale, bensì come «dottrina che si ...
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GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] geometrica del rapporto di unità della sostanza e della trinità delle persone", grazie alla quale G. perviene alla "nuova percezione dell'unità della sostanza o essenza divina, che non esiste separata per sé ma nella triade delle persone, eterna ed ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] del 12 giugno 1866 che, pubblicato di lì a poco, sospendeva il porporato dalle funzioni di vescovo e dalla percezione di ogni spettanza per l'amministrazione delle sue diocesi.
Dopo aver tentato inutilmente di ottenere che il breve fosse lacerato ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] XI, ma pur sempre lacerazione di un'azione episcopale esercitabile soltanto in loco con sistematica continuità. Così, almeno, nell'angosciata percezione di G., che a Roma si sente fuori posto, forestiero di passaggio sempre in attesa di partire, con ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] realtà storica - la Firenze delle arti - in cui l'impatto dell'attività fabrile sulla società come sulle forme di percezione e conoscenza della realtà è un dato di fatto. Dall'asserzione iniziale "novit universa Ecclesia" discende una questione di ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] che gli avessi causa di pensare a conservarla e non a fare di nuove revoluzione" (Carteggi, I, p. 151): tale fu, nella percezione dei contemporanei, l'elezione di Leone X.
G. fu, a tutti gli effetti, un principe dell'Italia rinascimentale, capace di ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] centrale di questo processo, come allora fermamente si credeva". L'animale privato del cristallino riacquistava però imperfettamente la percezione dello stimolo luminoso. L'artificio borriano non si applicava quindi all'uomo; e infatti il B. si ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] uno scisma, con due o anche più papi contrapposti. Entrambi i progetti, al di là della loro irrealizzabilità, rivelano la percezione dei francesi del ruolo ancora centrale del papato e, in particolare, del prestigio della stessa figura di Pio VI, e ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] l'intenzione degli autori, ma piùpresto un fare che il poeta interpreti la nostra". Ma soprattutto, dotato di una percezione acuta e concreta della poesia, respinse il giudizio, diffuso anche fra gli apologeti fiorentini, di Dante come filosofo o ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] non dotata di qualità spiccate e di vere capacità politiche, ma non priva di un senso istintivo e, tutto sommato, di una percezione duttile del momento storico in cui si trovò ad operare. Di fronte al compito immane che lo attendeva, asceso al soglio ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.