CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] conseguito la laurea in filosofia, e già nel 1907 aveva pubblicato a Bari la dissertazione su La teoria della percezione intellettiva in A. Rosmini, che indica la direzione in cui si determina questo spostamento d'interesse verso la problematica ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] nuovi originali contributi, limitandosi a precisare e ad approfondire argomenti e problemi già trattati: notevole è comunque il saggio Percezione epensiero (in Atti del R. Istituto Veneto, s. 7, III [1891-92], pp. 1527-1613; V [1893-94], pp ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] introduzione, nella quale il F. discute dei fondamenti della matematica, considerata arte di Dio, più vicina alla percezione del vero. Alla matematica è assegnato un ruolo privilegiato nel processo conoscitivo. Per questo occorre imparare ad usarla ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] cui misura gradua il sentire delle cose nell'universale sensibilità della natura. Il senso è il solo organo così della percezione come della conoscenza: mediante il senso l'uomo percepisce non per immagini astratte, ma attraverso le modificazioni o ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] studioso di psicologia sperimentale; fece ricerche sulla memoria, seguendo i metodi classici di Hermann Ebbinghaus, e sulla percezione del tempo; affrontò poi con conoscenza diretta dei metodi d'indagine psicologica quel problema della misura in ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] della riforma della tassazione fondiaria (1806), un impiego pubblico alle dipendenze del Fisco quale "controloro" della percezione delle contribuzioni dirette per il distretto di Tropea, incluso nella provincia di Calabria Ultra. Nonostante gli ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] distinti. In generale l'azione ha la sua base indispensabile e sicura nell'attività teoretica, e cioè nella sua "percezione della realtà, nella conoscenza storica". Ma questa offre da parte sua base e stimolo all'ulteriore sviluppo dell'attività ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] conoscitivo, in cui la coscienza riconosce la propria esistenza, nella sua concretezza dell'atto unitario della percezione sensibile e nell'universalità dell'unità consapevole dell'atto cosciente approdando in ultima analisi ad una concezione ...
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CHIOCCHETTI, Emilio
Carlo Coen
Nacque a Moena (Trento) il 20 sett. 1880 da Lorenzo e Maddalena De Francesco. Vestì l'abito francescano nel 1895 e l'anno successivo si trasferì a Rovereto per termnare [...] l'universalità del concetto rimangono i caratteri fondamentali del conoscere, poiché non c'è cognizione positiva senza percezione. Ma la concretezza idealistica e quella realistica differiscono profondamente, afferma il C., rigettando ogni accusa di ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] la forza di volere. Le potenze derivate erano riconosciute nella sintesi, nell'analisi, nella produzione dei fantasmi e nella percezione dei rapporti. Da queste fonti le umane cognizioni traggono origine. E tanto più esse si estendono, si migliorano ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.