(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] del suo poema in prosa Lan («Mai», 1960). Questa dinamicità linguistica e formale, in cui si riflette una nuova percezione del mondo, ha permesso l’assunzione di elementi mitologici e di archetipi derivati da un vasto retroterra culturale (divinità ...
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Classi medie
Angelo Pichierri
Classi medie e modelli dicotomici di stratificazione
L'espressione 'classe media' diventa di uso comune nel XIX secolo come sinonimo di 'borghesia imprenditoriale', per [...] cessa di esser piccola per diventare media o grande, e quando un piccolo borghese diventa borghese.
La percezione e la valutazione della piccola impresa hanno rapidamente attraversato, specialmente in Italia, fasi contraddittorie non sufficientemente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] ‘costituzione’ non è che la somma delle leggi ordinarie e degli usi istituzionali. Filangieri non è solitario nella percezione della frattura, la cui consapevolezza è trasmessa anche dalla massoneria, nell’inclinazione che certi suoi filoni esprimono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] e corrispondenti aggruppamenti di studiosi (Per la storia della logica, cit., p. 287).
Lo studio delle forme della percezione, l’analisi genetica del processi cognitivi, la ricostruzione storica di un progresso unitario e continuo della razionalità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] ancora maggiore rispetto alla medicina, perché la sua azione si realizza mediante qualità insensibili, che sfuggono alla percezione: è dunque giustificato e auspicabile che le leggi, preoccupandosi del bene comune, bandiscano questa attività all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] occhi, tanto sotto l’occupazione austriaca quanto sotto quella francese, perché anche in quest’ultimo caso egli ebbe percezione precisa delle condizioni in cui versava il Paese, obbligato alla modernizzazione e insieme oppresso sul piano economico e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] al contempo di trovarla: considerava cioè come acquisita la necessità di dare un senso all’esistenza e la percezione della sua inafferrabilità.
In realtà, indipendentemente dalle sue aporie, si trattava della prima riflessione critica sull’attualismo ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] non erano per Kepler concetti fisici, bensì intelligibili, pure relazioni numeriche astratte, cui solo un'anima dotata di percezione infondeva un'esistenza. Tali relazioni cosmogoniche hanno origine dalla divisione di un cerchio, e, per l'esattezza ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] e passivamente, e s'unirebbero, tramite le leggi della memoria e dell'associazione, in un mosaico di immagini e di percezioni. Dove c'è vita, c'è comportamento e attività, e perché possa continuare, l'attività deve adattarsi all'ambiente, come ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] tutto separato dalla connessione universale, e di ciascuna cosa che accade [...] una parte è fuori della cerchia della percezione immediata" (Humboldt, op. cit., in B. Croce, Conversazioni critiche, Serie quarta, Bari 19512, pp. 366 ss.).
La visione ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.