FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] generale era venuta meno la fiducia nel rinnovamento e nella rifondazione dei partiti. Una consapevolezza che acuiva la percezione delle difficoltà del paese, anche di fronte all'affermarsi sempre più deciso della questione sociale. In tale contesto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] e corrispondenti aggruppamenti di studiosi (Per la storia della logica, cit., p. 287).
Lo studio delle forme della percezione, l’analisi genetica del processi cognitivi, la ricostruzione storica di un progresso unitario e continuo della razionalità ...
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COSSIGA, Francesco
Umberto Gentiloni Silveri
Nacque a Sassari il 26 luglio 1928, secondogenito di Giuseppe e di Mariuccia Zanfarino. Venne battezzato con il nome del nonno paterno. Ebbe una sorella, [...] sfida del nuovo mondo; il suo attivismo andò ben oltre le funzioni della Presidenza della Repubblica contribuendo a modificare la percezione e l’esercizio dei poteri presidenziali.
Fu una stagione di polemiche e dissidi che ebbe nell’inquilino del ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] nome reso ben noto dai manualetti pedagogici e dalla Pusterla; notevoli capacità stilistiche e, quel che più conta, la netta percezione di ciò che il pubblico poteva desiderare da lui. Limiti gravi erano però, e specie per lo studio del mondo antico ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] il gusto sicuro del B. nel mettere in rilievo le possibilità del cembalo. Egli ebbe innate queste doti di percezione timbrica e se ne servì magistralmente nel contesto strumentale. Già da queste composizioni giovanili è chiara la sua predilezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] occhi, tanto sotto l’occupazione austriaca quanto sotto quella francese, perché anche in quest’ultimo caso egli ebbe percezione precisa delle condizioni in cui versava il Paese, obbligato alla modernizzazione e insieme oppresso sul piano economico e ...
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La grande scienza. Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
Etologia, psicologia e scienze sociali
I primi etologi si interessarono al comportamento degli animali, rifiutando sia il concetto [...] del potere tra i partner, e come essi la percepiscano; l'equilibrio tra il parlare di sé e la riservatezza nel rapporto; la percezione interpersonale, ovvero se ciascuno vede l'altro com'è veramente o come si vede egli stesso e se si è compresi dal ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] in questo testo la centralità che Mieli affidò allo stato di alterazione psichica quale mezzo per aprire la percezione oltre la norma. Il riferimento, a partire dalla sua esperienza, è a nevrosi, follia, paranoia, delirio e, soprattutto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...]
Quella sopra sintetizzata non è tuttavia l’unica rappresentazione del fenomeno finanziario elaborata dal nostro autore. La percezione che Pantaleoni possiede del rapporto fiscale si arricchì infatti nel corso del tempo. E ciò avvenne sostanzialmente ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] platonico e cartesiano, cui oppone, seguendo da vicino Locke e Condillac, una radicale riduzione di conoscenza ed etica a percezione e istinto.
L'anticipazione dei temi dei manoscritti perduti si apre nel De studiis con un significativo omaggio all ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.