Artem′ev, Eduard Nikolaevič
Lorenzo Dorelli
Compositore russo, nato a Novosibirsk il 30 novembre 1937. Musicista di formazione classica, è stato tra i pionieri della musica elettronica, che ha applicato [...] sguardi sul mondo del suono), iniziò a sperimentare le potenzialità del nuovo mezzo, esplorando soprattutto il rapporto tra la percezione dei timbri e il movimento del suono nello spazio. Sulla spinta di tali interessi iniziò a occuparsi anche di ...
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avid Regista cinematografico canadese, nato a Toronto il 15 marzo 1943. Nel 1996 ha ottenuto, con il film Crash, il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes.
I lavori più significativi tra gli [...] inserisce con insolita violenza in The brood (1979; Brood, la covata malefica) il motivo della perdita della percezione del proprio corpo e delle sue funzioni. Il successivo Scanners (1980), nel recuperare l'ambientazione dei primi mediometraggi ...
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Zeri, Federico
Simona Ciofetta
Storico dell'arte, nato a Roma il 12 agosto 1921, morto a Mentana (Roma) il 5 ottobre 1998. Laureatosi a Roma con P. Toesca (1944), arricchì la sua formazione anche attraverso [...] filologiche emersero in Due dipinti, la filologia e un nome. Il Maestro delle tavole Barberini (1961) e in La percezione visiva dell'Italia e degli italiani (1989). Applicò il suo metodo di indagine, fondato sul rapporto diretto con l'opera ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] nuovi originali contributi, limitandosi a precisare e ad approfondire argomenti e problemi già trattati: notevole è comunque il saggio Percezione epensiero (in Atti del R. Istituto Veneto, s. 7, III [1891-92], pp. 1527-1613; V [1893-94], pp ...
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Musicologo francese (n. Amiens 1945), naturalizzato canadese (1975). Professore all'università di Montreal, N. è autore di numerosi saggi nell'ambito della musicologia, dell'analisi e della semiologia [...] al materiale musicale; il livello poietico, legato al processo di creazione; il livello estesico, legato al processo di percezione. Tra i suoi scritti si ricordano: Tétralogies: Wagner, Boulez, Chéreau (1983), Proust musicien (1984; trad. it. 1992 ...
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Narcisismo
Antonino Lo Cascio
Luciana De Franco
Il termine fa esplicito riferimento al mito greco di Narciso e indica la tendenza e l'atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria [...] è alla base del processo attraverso il quale l'individuo può procedere nel mondo. Quale sia la precisa funzione della percezione nella relazione con gli oggetti esterni e nella costituzione di quelli interni è argomento di studio (Montella 1995 ...
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Van Sant, Gus
Bruno Roberti
Regista cinematografico statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 24 luglio 1952. I suoi temi prevalenti sono il viaggio come conoscenza e trasformazione, il mutare dei [...] (la città dove V. S. abita), gli spazi desertici, le visioni intermittenti e le sgranature ipnotiche della pellicola, la percezione alterata, il destino di passione e di morte di ragazzi che vivono sulla strada, visti come 'angeli caduti', innocenti ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] animali, 2 voll., Torino 1970).
Merleau-Ponty, M., Phénoménologie de la perception, Paris 1945 (tr. it.: Fenomenologia della percezione, Milano 1965).
Morgan, T.H., Sex limited inheritance in Drosophila, in "Science", 1910, XXXII, pp. 120-122.
Morgan ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] decennio mostra di prediligere la forma romanzo, e un romanzo per giunta "idealista", sia per la più risentita percezione della dimensione sociale dell'attività artistica. Si passa quindi dal Trionfo della morte (1894), in cui il già collaudato ...
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Compositore tedesco (Lahr 1930 - Berlino 2018). Ha studiato composizione a Friburgo in Brisgovia e a Darmstadt, e teologia, filosofia e musicologia a Tubinga. Parroco e poi insegnante di religione, dal [...] Töne, Schritte, 1997), mentre le Radiophonien (Hörfunk, 1969-70; No-, 1979-80) sono proposte come "musiche per la percezione". Schulmusik- Musik für Laien, a partire dal 1973, comprende brani e processi improvvisativi basati su elementi come soffiare ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.