FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] contrasti cromatici e luminosi per costruire le forme e la ripresa diretta di un soggetto quotidiano indicano la profonda percezione della lezione macchiaiola. Il Biancale (pp. 54 ss.) ne individuò il diretto prototipo in un olio del Cammarano del ...
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PARIGI, Giulio
Annamaria Negro Spina
– Nacque a Firenze il 6 aprile 1571, da Alfonso di Santi Parigi e da Alessandra di Berto Fiammeri. La famiglia Parigi era originaria di Prato.
Nella Firenze medicea [...] i quali è lecito parlare di piccoli capolavori, tracciati con libertà e come nel fuoco dell’improvvisazione.
La percezione del paesaggio è per Callot una delle grandi conquiste che avvengono attraverso Giulio Parigi; gli espedienti illustrativi di ...
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PETRONI, Guglielmo
Giorgio Patrizi
PETRONI, Guglielmo. – Nacque a Lucca il 30 ottobre 1911 da Bruno e Giuditta Santini.
Interrotta la scuola già all’età di 13 anni per andare a lavorare nel negozio [...] esperiti che, dietro l’apparente ‘indifferenza’ agli atti oltraggiosi, ai soprusi, alle violenze, si nutre però della straordinaria percezione di una catena solidale che lega le vittime tra loro. In tale prospettiva di ‘resistenza etica’ al male ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] , il Sacrificio d'Isacco del 1601 pure agli Uffizi), verso il linguaggio totalmente pittorico del Correggio e dei Veneti. Quella percezione di valori resterà il suo apporto positivo al superamento della maniera che, mentre altrove era già in atto la ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] , celebrativo, è trattato in modo idealizzato e aulico da Raffaello (Giulio II, Londra, National Gallery), mentre per la percezione psicologica del soggetto è importante la ricerca di Leonardo. Si definisce inoltre il r. allegorico, in cui, oltre all ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] fin dalla primissima infanzia: tale modalità di rapporto è la conseguenza del complesso sviluppo della personalità ed è collegata alla percezione, più o meno fantasmaticamente influenzata, dei propri o., e a certi tipi di difesa. In modo specifico si ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] interna o esterna al Bauhaus. Alludiamo al fatto che, in Gropius, la volontà di mutamento era rinforzata dalla sua sagace percezione di un eventuale sviluppo futuro dell'economia tedesca. Era nell'aria in quegli anni che un cambiamento nella politica ...
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GRASSI, Giovannino de'
Marco Rossi
Non si ha alcuna notizia certa per stabilire la sua data di nascita; i documenti attestano che era figlio di Guglielmo e abitava a Milano, prima nella parrocchia di [...] più realistici dal fitto tratteggio del pelo a punta di pennello. Il G. mostra di possedere una profonda percezione dello spazio, suggerito dalla forma stessa degli animali, dai loro impercettibili movimenti e dalla collocazione dei disegni nella ...
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PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe
Davide Lacagnina
PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe. – Nacque a Volpedo, in provincia di Alessandria, il 28 luglio 1868, da Pietro e da Maddalena Cantù, secondo di tre figli, [...] quelle questioni di fisica ottica sull’azione della luce nella scomposizione dei colori e quindi nella loro percezione, alla base delle sperimentazioni divisioniste di questi anni (Archivi del divisionismo, 1969; Poggialini, 1971; Cappellaro, 1983 ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] da Las Vegas- sono state create dagli architetti e analizzate dai critici soprattutto per le loro qualità di percezione visiva a spese dei loro significati simbolici derivati da associazioni di immagini e di idee". Mentre invece "il simbolismo ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.