GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] Appartengono a questo periodo gli studi sulla percezione, basati su pionieristiche ricerche elettrofisiologiche, della psicologia. Accanto ai risultati ottenuti negli studi sulla percezione e nell'analisi elettroacustica del linguaggio, sta il vasto ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] non si fece prendere dalle suggestioni emerse nel 1968, che pure attraversarono il mondo socialista: con una lucida percezione osservò che quel rivolgimento, pure così evidente sotto l’aspetto socio-antropologico, in termini politici, almeno in ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] chiostri, le chiese che sono lo sfondo perenne della fantasia e della scrittura del F., mossa e realizzata su una percezione del mondo naturale che è in perfetta sintonia con il mondo interiore, dominati entrambi da quell'estetismo di pieno gusto fin ...
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Nato a Costigliole d'Asti il 24 luglio 1884, da Egidio e da Giulia Varesi, e diplomato al R. Istituto di scienze sociali di Firenze, il 10 nov. 1906 entrò nella carriera diplomatica in seguito ad esame [...] uffici del governo italiano all'indomani dell'ultimatum, diedero al ministro degli Esteri marchese di San Giuliano l'immediata percezione della gravità della crisi e dei suoi possibili sbocchi, di cui gli alleati della Triplice tenevano l'Italia all ...
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CIAMICIAN, Giacomo (Luigi)
Giovanni Battista Bonino
Nacque a Trieste il 25 ag. 1857 da Giacomo e da Carolina Ghezzo. La sua era un'agiata famiglia dell'alta borghesia commerciale, immigrata dall'Armenia [...] , fra gli altri, R. Nasini e A. Piccini, con i quali strinse rapporti di fraterna amicizia. D Cannizzaro ebbe mmediatamente la percezione del bello;e del valore del nuovo allievo e gli lasciò la più ampia libertà scientifica per le sue ricerche. Il C ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, secondo di questo nome, figlio di Pietro (I), il doge caduto combattendo contro gli Slavi della Narenta il 18 sett. 887 (tale parentela, [...] dei successivi re Rodolfo [2 febbr. 924] ed Ugo [26 febbr. 927]; il pagamento del censo a ricognizione del pactum escludeva la percezione di qualsiasi altro contributo a diverso titolo: vedi Cessi, Pacta, pp. 263 ss., e Politica, pp. 192 s., 199 s ...
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DELFINI (Delfino), Flaminio
Stefano Andretta
Nacque a Roma il 1° nov. 1552 da Mario e Properzia Miccinelli.
Le scarsissime notizie, le reticenze e i probabili occultamenti dei contemporanei e degli [...] della "sbirreria" rappresentavano gli ostacoli più duri da rimuovere soprattutto nella persecuzione dello Sciarra, abilissimo nella percezione dei malumori popolari e nelle colleganze con i centri periferici del potere nobiliare. Tutti questi aspetti ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] della riforma della tassazione fondiaria (1806), un impiego pubblico alle dipendenze del Fisco quale "controloro" della percezione delle contribuzioni dirette per il distretto di Tropea, incluso nella provincia di Calabria Ultra. Nonostante gli ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] le scorie psicologistiche e sentimentali non significa affatto proiettarsi in un avvenire disumanizzato, bensì recuperare un'originaria freschezza di percezione e di linguaggio (v. il saggio su Govoni in La Balza futurista, I [1915], 2, pp. 19-22, e ...
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CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] / anima, raccogliere l'intera / anima di tutta la schiera, / io solo, il vostro poeta". In cui è da leggere la percezione ambiguamente commossa dell'interminabile vacanza che è toccata, non a caso, proprio a quello che ha saputo e potuto meglio ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.