FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] introduzione, nella quale il F. discute dei fondamenti della matematica, considerata arte di Dio, più vicina alla percezione del vero. Alla matematica è assegnato un ruolo privilegiato nel processo conoscitivo. Per questo occorre imparare ad usarla ...
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DE SARLO, Francesco
Patrizia Guarnieri
Nacque a San Chirico Raparo, paese dell'Appennino calabro-lucano in provincia di Potenza, il 13 febbr. 1864 da Luigi e da Stella Durante. Alle idee di rinnovamento [...] nel 1913 discutendo una tesi su Il problema dell'origine delle differenze qualitative; V. Berrettoni, esperto in studi sulla percezione, cui lavorò anche G. Della Valle; A. Aliotta, che in quella sede definì l'applicazione di concetti e procedimenti ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] cui misura gradua il sentire delle cose nell'universale sensibilità della natura. Il senso è il solo organo così della percezione come della conoscenza: mediante il senso l'uomo percepisce non per immagini astratte, ma attraverso le modificazioni o ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] studioso di psicologia sperimentale; fece ricerche sulla memoria, seguendo i metodi classici di Hermann Ebbinghaus, e sulla percezione del tempo; affrontò poi con conoscenza diretta dei metodi d'indagine psicologica quel problema della misura in ...
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FANTUZZI, Giacomo
Raffaella Cascioli
Nacque a Ravenna il 9 maggio 1616 da Cornelia Preti Pompili e dal nobile Monte, che nel 1612 era stato magistrato dei Savi.
Discendente dal ramo ravennate dell'antica [...] particolarmente interessato a cogliere nelle manifestazioni delle diverse confessioni fermenti e dissensi da cui a tratti deriva la percezione di un'evoluzione che non è soltanto religiosa. Certamente il manoscritto fu redatto dopo che il viaggio si ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] aveva ricevuto.
Il suo ingresso nell'amministrazione statale fu, tuttavia, inspiegabilmente tardivo, come inspiegabilmente tardiva appare la percezione da parte del C. e dei suoi fratelli della gravità della situazione politico-militare. Infatti, non ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] ragazzo affetto dalla malattia. Alla prima sorprendente osservazione seguirono presto molte altre: il C. ebbe immediatamente la percezione di aver trovato il vero agente etiologico della malattia, che chiamò Trypanosoma ugandense (T. gambiense), e il ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] intellettuali dalle discussioni - e reazioni - che, a partire dagli anni Settanta, ebbero origine, nell'isola, da una prima percezione dei limiti di quel tentativo di riforma civile, in particolare a seguito dei moti di Palermo del 1773 che ...
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CARACCIOLO, Innico
Agostino Lauro
Nacque a Martina Franca il 9 luglio 1642 da Francesco, duca di Martina, conte di Buccino e di Brienza, e da Beatrice Caracciolo dei marchesi di Airola. Della sua oscura [...] inizio alla visita pastorale, che nei trentaquattro anni di episcopato non tralasciò di compiere annualmente.
L'acuta percezione che il rinnovamento della Chiesa meridionale dovesse fondersi con il recupero morale e culturale del clero lo indusse ...
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POGGI LA CECILIA, Giuseppe
Antonino De Francesco
POGGI LA CECILIA, Giuseppe. – Nacque a Piozzano, vicino Piacenza, il 20 agosto 1761 da Ignazio e da Caterina Arcelli. Di famiglia nobile, benché solo [...] propositi, sempre più pronunciati, di un naturale ampliamento della nuova Repubblica all’Italia tutta, ma anche la drammatica percezione che al riguardo molto restasse da fare, perché le collettività erano diffidenti verso il nuovo ordine. Per questo ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.