MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] vi si rispecchiano, alla rifrazione della luce che li attraversa e agli effetti di proiezione ottico-liminosa che ne derivano; la percezione del mondo visibile che si riflette e brilla fin nelle gocce di «viva rugiada» dipinte in bilico sui petali e ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] che non significasse necessariamente appiattimento su modelli consacrati, accettati o imposti. Da qui quel tipo "di percezione gotica" che determina nella tela dell'Ermitage l'accentuato allungamento della figura centrale, già avvertibile nella ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] con gli ambienti di Curia, segue gli eventi della Chiesa e degli Stati oltremontani, ha una precisa e chiara percezione degli interessi che li muovono. Il che spiega perché i suoi concittadini si servano di lui in alcune occasioni particolarmente ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] presto le sue ferite in virtù di una naturale ricchezza ed "inesauribile" fertilità.
Se, come riteneva il B., con chiara percezione dei gradi d'intensità di un sistema agrario, fertile èun suolo "atto a produrre con minor coltura una eguale quantità ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] la lezione da quella storia desumibile. Al secondo le "faccende grandissime" nelle quali ha mano impongono la realistica percezione del più costrittivo condizionamento. La lezione degli antichi si fa per il Machiavelli speranza di mutamento, nella ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] del 1609, aveva riferito ampiamente le fasi di costruzione del cannocchiale e il suo funzionamento. Mancò però al D. la percezione del corretto uso del nuovo apparecchio e delle novità che la sua invenzione implicava, merito che, alla fine, lo stesso ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] anni, ha lasciato un libro di grande successo (L. Fermi, Atomi in famiglia, Milano 1954), in cui descrive con penetrante percezione la vita privata del marito. 1 coniugi ebbero due figli: Giulio e Nella.
Nel 1929 Mussolini nominò il F. accademico d ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] (della cui sopravvivenza Croce era largamente responsabile, dato che il suo storicismo "troppo retrospettivo" non gli permetteva la percezione del bisogno di rinnovamento che saliva dalla società) potesse trovare nel Partito d'azione la sede adatta a ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] realtà storica - la Firenze delle arti - in cui l'impatto dell'attività fabrile sulla società come sulle forme di percezione e conoscenza della realtà è un dato di fatto. Dall'asserzione iniziale "novit universa Ecclesia" discende una questione di ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] cooperazione per lo sviluppo» (Di Nolfo, 2003, p. 11). Questi aspetti furono sempre accompagnati da una forte percezione dell’identità nazionale che si distaccava decisamente non solo dalla tradizionale politica estera seguita dai socialisti, ma ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.