MARCUCCI, Mario
Valentina Stefani
– Nacque a Viareggio il 26 ag. 1910, penultimo dei sette figli di Carlo, capitano di piccolo cabotaggio, e di Adele Mallegni.
Conseguita la licenza media inferiore [...] che non è solo umiltà ideale o castità e semplicità di mezzi espressivi, ma […] uno strumento drasticamente selettivo di percezione formale, di visione del mondo»: Garboli, p. 12), come conferma il frequente utilizzo di supporti casuali quali la ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] enunciano una tendenza alla scrittura "automatica", rivelatrice di sensazioni e stati d'animo registrati nella loro immediata percezione, non ancora organizzata ed elaborata dal pensiero.
Tra i vari, interessi artistici e letterari, che conferiscono ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] Stato (da quelli annonari a quelli amministrativi, da quelli giudiziari e di controllo a quelli legislativi), ad una prima percezione dei suoi complessi meccanismi. Eletto, ancora il 7 dic. 1623, rappresentante veneto presso gli Stati generali delle ...
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BOLL, Franz Christian
Egisto Taccari
Nacque a Neubrandenburg (Germania) il 26 febbraio del 1849. Suo padre Franz Christian - erudito pastore evangelico - lo guidò nello studio del latino, del greco [...] . Tuttavia, la sua intuizione che un processo di fotodecomposizione della porpora retinica è alla base del fenomeno della percezione delle immagini, valse a togliere ogni valore alle teorie esclusivamente fisiche dei contemporanei, secondo i quali le ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] di "pittore architetto e cesellatore", attribuitagli dallo storico concittadino Francesco Susinno nel 1724, sembra ancora riflettere la percezione che due decenni prima si aveva nella città natale della personalità artistica dello J. al momento in ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] aggiornare semestralmente fin quasi alla morte.
L’opera costituisce la fonte principale per la ricostruzione della biografia e della percezione che il M. ebbe di se stesso. La stesura della Vita, rivolta esclusivamente alla cerchia familiare e agli ...
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MARSILI, Luigi.
Paolo Falzone
– Nacque nel 1342 a Firenze da Bernardo, che morì nel 1348, quando era tra i priori della Repubblica. La famiglia, benestante e di antica tradizione guelfa, aveva le case [...] giovane ospite, sentisse sorgere spontaneamente dentro di sé un sentimento di benevolenza nei suoi confronti, unitamente alla percezione della sua futura grandezza.
Oltre a documentare la nascita di un lungo e costante magistero, la lettera contiene ...
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BRICHERASIO, Emanuele Cacherano dei conti di
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 25 ag. 1869 da Teresa Massel di Caresana e da Luigi, discendente da una delle più cospicue famiglie della aristocrazia [...] i primi esponenti della vecchia aristocrazia locale guadagnati alle tesi dell'industrialismo ed ebbe in ogni caso la percezione degli sviluppi economici e sociali della nascente industria automobilistica.
Nell'ottobre 1898 era stato tra i promotori ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] nuovi originali contributi, limitandosi a precisare e ad approfondire argomenti e problemi già trattati: notevole è comunque il saggio Percezione epensiero (in Atti del R. Istituto Veneto, s. 7, III [1891-92], pp. 1527-1613; V [1893-94], pp ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] , che seppe esprimere anche in simboli e stili di comportamento. Nessuna di queste idee era originale. Precisa era invece la percezione di chi ne fossero i destinatari.
In un'intervista ad Ugo Ojetti del gennaio 1895 parlava di "migliaia e migliaia ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.