Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] , o perché direttamente fornite da essa (idee semplici) nella forma della sensazione o percezione esterna e in quella della riflessione o percezione interna, o perché costruite dall'intelletto (idee complesse) mediante un'attività di riproduzione ...
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Scrittore italiano (Matelica, Macerata, 1905 - Roma 1993). I suoi racconti e romanzi (Esterina, 1942; Un'amicizia difficile, 1945; Il villino, 1946; Un discorso d'amore, 1948, poi ampliato in Disamore, [...] l'analisi psicologica in ritratti di donna, in raffigurazioni di un'adolescenza combattuta fra sensualità e moralità, nella acuita percezione di atmosfere sentimentali. Ha pubblicato anche libri di versi (A memoria d'uomo, 1982; Posto di blocco, 1986 ...
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- Il termine di anamnesi (dal gr. ἀνάμνησις "reminiscenza") è adoperato in senso molto diverso in filosofia e in medicina.
Filosofia. - Nel sistema di Platone, posta la realtà ideale in un mondo ultraterreno, [...] raggiungersi in questo mondo non poteva presentarsi che come una "reminiscenza", un'anamnesi. Tale reminiscenza aveva luogo nella percezione degli oggetti empirici, per la somigglianza di tali oggetti alle idee, su cui essi erano esemplificati, o di ...
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Vedi Stati Uniti d'America dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Nell’attuale sistema internazionale, gli Stati Uniti sono ancora la prima potenza mondiale per concentrazione di potere. Benché [...] del potere americano, dall’altro quello della valutazione delle sue basi materiali. Il primo attiene all’immagine e alla percezione che nel mondo si ha della potenza americana a partire dal tipo di leadership che le diverse presidenze americane hanno ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] risale al V sec. a.C. e, in particolare, a Parmenide. Secondo questo modo d'intendere, i dati della percezione sono non soltanto illusori, ma radicalmente falsi e devono quindi essere rifiutati. Anche se molti dissentivano dalle conclusioni a cui lo ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La cosmologia
David Pingree
Bruno Lo Turco
La cosmologia
Cosmologia vedica
di David Pingree
Sebbene i testi vedici non forniscano una descrizione chiara e coerente [...] 'senza forma', che hanno come base infinità dello spazio, infinità della coscienza, assenza di qualsiasi cosa, né percezione né non-percezione. In altre parole, con lo sviluppo della meditazione e, analogamente, con il progresso dei livelli celesti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro le previsioni kantiane, logica formale e psicologia hanno fiorenti sviluppi nell’Ottocento. [...] Goethe. Nella sua fortunata Analisi delle sensazioni (1886) anche Ernst Mach insiste anzitutto sugli aspetti qualitativi della percezione in generale, e in particolare delle forme spaziali. Questo genere di approccio riceve poi grande impulso quando ...
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Giampiero Falasca
Abstract
Esistono diverse tipologie di incentivi per l'occupazione, catalogabili secondo la natura del “premio” che viene rilasciato al datore di lavoro che realizza l’incremento [...] difficoltà di procedere al loro recupero nel caso in cui si verifichi l’assenza dei presupposti per la loro percezione.
Come esempi di questo tipo di incentivi si segnalano quelli collegati all’assunzione dei lavoratori in precedenza impegnati ...
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enattivismo
s. m. – Termine che traduce l’inglese enactivism (derivato da enaction), concetto impiegato da F. J. Varela, E. Thompson, E. Rosch in The embodied mind (1991) nello svolgere la tesi secondo [...] costitutivamente connesse alle interazioni senso-motorie fra soggetto e ambiente esterno. Fra le successive elaborazioni di concezioni enattiviste della percezione e del mentale, si sono distinte le ricerche di K. O’Regan e A. Noë nelle quali è stato ...
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OCCHIO
Lamberto Maffei
(XXV, p. 116; App. II, II, p. 432; III, II, p. 292; IV, II, p. 637)
Fisiologia. - L'ottica dell'o. umano non è di grande qualità, e già H. von Helmholtz nell'Ottocento aveva affermato: [...] infero-temporale dell'emisfero destro. Questa malattia è caratterizzata dal fatto che i pazienti hanno grande difficoltà nella percezione delle facce.
Bibl.: Neurological organization of ocular movement, a cura di R. Daroff e A. Neetens, Amsterdam ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.