Neuroscienze. Basi fisiologiche dei processi decisionali
Camillo Padoa-Schioppa
Un processo decisionale è un processo attraverso il quale avviene una scelta. Le basi fisiologiche dei processi decisionali [...] modo le nostre abilità percettive ci accorgiamo che esse sono limitate, e possiamo studiarne i meccanismi. Per esempio, la percezione di un oggetto in movimento e della direzione del suo moto non richiedono di solito alcuno sforzo. Si possono però ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] o l'atto visivo, il risultato ultimo di tal processo o di tal atto, la parola ha il significato di " percezione ", o meglio di " visione ", " contemplazione ", in quanto raggiunta fruizione dell'oggetto guardato: Rime dubbie XVI 14 dilettare il core ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] e Longhi è il fatto che la realtà viene registrata con evidenza ottica assoluta, garantita dall’obiettività della percezione visiva e da un atteggiamento di fondo disincantato e antiretorico. Si tratta sempre di una tendenza antitetica rispetto ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] come oggetti sintattici.
I verbi che nell’italiano odierno reggono l’accusativo con l’infinito sono i verbi di percezione. I verba dicendi possono reggere una frase infinitiva con soggetto, ma tale costruzione differisce dall’accusativo con l ...
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(gr. ῎Ιωνες) Una delle stirpi greche tradizionali, che indica sia i Greci dell’Attica e dell’Eubea, i primi a giungere nella penisola secondo la tradizione antica, sia quei coloni che sullo scorcio del [...] isole egee. Malgrado l’originaria unità di stirpe e di lingua, il riconoscimento di un comune capostipite (il mitico Ione) e la percezione della diversità da altre stirpi (specie dai Dori), gli I. d’Asia si sentirono più uniti tra loro che con gli I ...
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Fisico statunitense (Cleveland 1926 - Berkeley 2013); prof. nell'univ. di Michigan (1949-59) e di California (dal 1959); assai importanti le sue ricerche sulle proprietà fisiche delle particelle elementari, [...] premio Nobel per la fisica per il 1960. Dal 1964 ha iniziato a interessarsi di biofisica; negli anni successivi i suoi studi si sono indirizzati verso la costruzione di modelli computazionali della fisica e della fisiologia della percezione umana. ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] biologica dei vari tumori, alla differente sequenza dei trattamenti, alle condizioni dell'organismo ospite, alla percezione della qualità di vita del singolo individuo e ai costi dell'innovazione tecnologica. Nel trattamento multidisciplinare ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] campo di studi è rivolto, dunque, alla catena di eventi fisico-chimici che si interpone tra lo stimolo esterno, la percezione sensoriale e la contrazione muscolare e ha alla base l'idea portante, di derivazione cartesiana, secondo la quale l'attività ...
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Münsterberg, Hugo
Lorenzo Dorelli
Psicologo e filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Danzica il 1° giugno 1863 e morto a Cambridge (Massachusssetts) il 16 dicembre 1916. Scrisse un solo [...] questo saggio elaborò una delle prime teorie dello spettatore cinematografico, focalizzando l'attenzione sui mezzi mentali coinvolti nella percezione del film. Il suo contributo è stato rivalutato negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, nel ...
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Nicod
Nicod Jean George Pierre (? 1893 - Ginevra 1924) logico ed epistemologo francese. Dopo aver studiato per alcuni anni matematica a Parigi, si trasferì a Cambridge e, sotto la direzione di B. Russell, [...] della logica, 1916) e alcuni scritti minori, si occupò con approccio logico-matematico del rapporto tra geometria e percezione (La géométrie dans le monde sensible, La geometria nel mondo sensibile, 1924) e, soprattutto, della giustificazione logica ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.