(pseud. di Giptein, Yaacov)
Artista israeliano, nato a Rishon-le-Zion l'11 maggio 1928. Frequenta l'Accademia Bezalel di Gerusalemme e la Scuola di arti e mestieri di Zurigo (dal 1949 al 1951), ove studia [...] si trasferisce a Parigi. Nell'ambito della cultura formale astratta si interessa, tra i primi, ai fenomeni della percezione visiva e alle ricerche sui modi di produrre il movimento attraverso effetti ottico-pittorici e strumenti tecnico-meccanici ...
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La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] en Europe (XVIe-XXe siècle), Éditions de l’École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris 2004.
F. Zeri, La percezione visiva dell’Italia e degli italiani nella storia della pittura, in Storia d’Italia, 6° vol. Atlante, Einaudi, Torino 1976 ...
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Sistemi ambientali e loro componenti ecologiche
Almo Farina
(Museo di Storia Naturale della Lunigiana, Aulla, Massa, Italia)
L'ecologia dei sistemi ambientali (Iandscape ecology) è una disciplina che [...] 'percepito' dalle piante e alla distribuzione delle entità vegetali quali i boschi e le praterie. Per le piante la 'percezione' viene intesa come la capacità di incorporare le informazioni dall'ambiente circostante. Ciò è in relazione diretta con l ...
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acquisito
In medicina, malattia a., contratta dopo la nascita, e quindi non congenita né ereditaria. ● In psicologia, il termine a., contrapposto a innato, designa tutto ciò che non è in possesso originario [...] coscienza, ma di cui questa si appropria nel processo della sua esperienza (per es., idee a. in antitesi a idee innate). Più in particolare, percezioni a. sono definite le rappresentazioni pertinenti all’attività di un dato senso, suscitate dalla ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] ’utilitarismo a considerare la morale come una parte della scienza, ne hanno affermato l’autonomia riconoscendo nell’i. la forma di percezione peculiare nel campo valutativo. Nell’opera di M. Scheler e N. Hartmann, l’i. è vista come l’unica via per ...
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Figura spettrale presente nelle credenze superstiziose di tutti i popoli, spesso ritenuta tramite fra il mondo dei vivi e il regno ultraterreno.
Nella psicologia aristotelica, l’immagine di una realtà [...] e reso intelligibile in atto dalla luce dell’intelletto agente.
In psichiatria, sequenza immaginaria di eventi o percezione scenica di cose, o persone non presenti, in forme di illusione, pseudoallucinazione o allucinazione; viene considerata ...
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Filosofo (Bolzano 1844 - Neubabelsberg, Brandeburgo, 1924), prof. nelle univ. di Graz (1877), Friburgo (1882), Kiel (1896), Halle (1898) e Berlino (1905). Esponente del neokantismo, polemizzò sia contro [...] conoscitivi, in senso idealistico, ma è intrinsecamente collegata all'esistenza delle cose, attraverso la sensazione e la percezione, e alla coesistenza con altri, attraverso la presenza in essa di sentimenti sociali e altruistici. Opere principali ...
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PSICOLOGIA COGNITIVA
Sergio Roncato
Con l'espressione psicologia cognitiva o cognitivista (derivata dall'ingl. cognitive psychology) s'intende una serie di ricerche e di teorizzazioni relative allo [...] genere potrebbe simulare una forma elementare di lettura: infatti, se immaginiamo una memoria costituita da tante immagini e la percezione come un insieme di processi che registrano su lucido gli stimoli, la lettura consisterebbe nel confronto fra le ...
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(XI, p. 646; App. II, I, p. 707)
La trattazione di questa voce nell'Enciclopedia rispecchia con buon grado di fedeltà quali fossero le principali valenze attribuite alla c. dalla cultura ufficiale ai primi [...] gli addetti si alternano in turni di pochi giorni e che raramente superano i 10÷15 anni di durata.
Queste percezioni della c. sono puntualmente codificate nel diritto. Se è vero che numerose unità politiche si sono andate agglomerando attraverso più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento le tecnologie e le scienze diventano il motore e il carburante [...] e della società nel suo insieme. Si sconta al tempo stesso un ritardo culturale e formativo che scaturisce da una scarsa percezione storica del ruolo che la scienza ha svolto per lo sviluppo economico e civile dell’umanità. In tale situazione la ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.