Croce e Dewey
Brian P. Copenhaver
Le ragioni di un ‘conflitto’
John Dewey e Benedetto Croce morirono nel 1952, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, dopo aver vissuto due vite lunghe durante le quali [...] tali opere contengono concetti, il loro «risultato […] è un’intuizione» (p. 35). Sebbene questa intuizione sia di fatto una percezione, tale percezione non è limitata a ciò che vi è di effettivo, a ciò che è ritenuto come reale al momento presente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Temi escatologici alla fine del millennio
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I temi escatologici, relativi alle "ultime [...] del mondo. Scrittori cronachistici come Ademaro di Chabannes, e Rodolfo detto il Glabro, descrivono l’esistenza di una percezione più immediata e meno elaborata di questi mutamenti. Convivono, dunque, nella cultura a cavallo della fine del millennio ...
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discorso
Fernando Salsano
Vale " movimento " ovvero " percorso ", in Cv III IX 8 E ne l'acqua ch'è ne la pupilla de l'occhio, questo discorso, che fa la forma visibile per lo mezzo, sì si compie, dove [...] . Averroè An. III, t.c. 6), un senso interno che corregge la fallace impressione dei sensi, ristabilendo la vera percezione. Tale facoltà, corrispondente in sostanza alla ‛ fantasia ', fornisce all'intelletto o ragione il materiale per intendere, per ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] mutò sostanzialmente con G.W. Leibniz, nonostante la distinzione tra l’ appercezione, che implica sempre la c., e la percezione, grado inferiore di conoscenza, in cui si può anche non essere chiaramente coscienti. I. Kant conservò il termine di ...
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Psicologo statunitense (Kiel 1928 - Ithaca, New York, 2012), prof. alla Brandeis University e quindi alla Cornell University e alla Emory University. La sua opera più nota, Cognitive psychology (1967; [...] trad. it. 1975), in cui confluiscono ricerche sperimentali sulla percezione, la memoria e il pensiero, segna l'inizio di un nuovo tipo di psicologia, il cognitivismo. Riflessioni critiche sull'indirizzo di ricerca da lui stesso inaugurato sono ...
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In psicofisiologia il termine biofeedback (BFB; comp. da bio-, "vita", e dall'ingl. feedback, "retroazione") definisce un insieme di tecniche intese a produrre il controllo di attività biologiche non immediatamente [...] di fattori più generali − per es. la ristrutturazione cognitiva del problema da parte del paziente e la sua percezione di poter fare qualcosa per affrontarlo − verosimilmente comuni a tutte le psicoterapie e che inducono a raccomandare l'esclusiva ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] la eccellente virtú loro fece quella occasione esser conosciuta (Machiavelli, Il Principe VI, p. 27).
Tra i verbi di percezione (➔ percezione, verbi di) che reggono un complemento all’infinito, i più comuni sono sentire e vedere, cui si aggiunge una ...
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MINGUZZI, Gianfranco
Jutta M. Birkhoff
– Nacque a Cotignola, piccola località in provincia di Ravenna, il 29 ag. 1927 da Armante e da Elsa Questinghel.
Conseguito nel 1945 il diploma di maturità classica, [...] … 1954, a cura di V. Lazzeroni, Firenze 1955, pp. 237 s. (in collab. con R. Canestrari); “Z” test e percezione sociale, in Zeitschrift für diagnostische Psychologie und Persönlichkeitsforschung, IV (1956), 3, pp. 261-270 (in collab. con R. Canestrari ...
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soglia
Valore minimo (detto anche valore di s. o valore s.) che una determinata grandezza deve raggiungere perché si produca un certo fenomeno (detto fenomeno a s.). ● Nella psicologia sperimentale, [...] , l’intensità minima che uno stimolo (tattile, termico, gustativo, ecc.) deve raggiungere per produrre un eccitamento: s. della percezione olfattiva; in partic., s. di udibilità, l’intensità energetica minima che un suono deve avere per produrre una ...
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angoscia
Stato affettivo penoso di attesa di un pericolo sconosciuto, causato da problemi psicologici interiori consci e inconsci, accompagnato da specifiche manifestazioni somatiche. Di fronte a una [...] termine a. si caratterizza, almeno nel linguaggio comune, per possedere l’attributo di una maggiore gravità, di una percezione di minaccia sconosciuta maggiore e, infine, per la presenza di un più preoccupante coinvolgimento soggettivo del corpo. L ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.