Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] e l’ e. scientifica, che nell’osservazione dei fatti applica regole fornite dalla ragione.
Religione
E. religiosa In generale, percezione dell’assoluto mediata da elementi dottrinali e culturali. Da un punto di vista fenomenologico, l’espressione ha ...
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Nel 1907 E. Urbantschitsch aveva osservato che alcuni soggetti, qualche tempo dopo la percezione d'un oggetto, avevano di esso una immagine assai fedele, assai viva, precisa nei contorni e nei particolari, [...] quasi con carattere allucinatorio, sempre però differenziabile nettamente e dalla rappresentazione (o immagine propriamente detta, chiamata questa da alcuni autori immagine mnemonica) e dalla immagine ...
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funzioni cerebrali superiori
Nicoletta Berardi
Le funzioni cerebrali superiori sono funzioni complesse quali la memoria, il linguaggio, la capacità di ragionamento, di pianificazione, di risolvere un [...] più in grado di percepire e concepire l’esistenza di un lato dello spazio e vi è anche una mancanza di percezione del proprio emisoma controlaterale; tali pazienti possono per es., non mangiare il cibo nella metà sinistra del piatto, o non lavare ...
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Organo di senso di alcuni insetti, costituito da cellule stirate a guisa di corda, provviste di bastoncelli o filamenti rigidi. Serve alla percezione delle vibrazioni. Gli organi c. sono spesso associati [...] agli organi timpanici ...
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In psicologia, processi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni sull'ambiente e le elabora a livello di conoscenze in funzione del proprio comportamento (percezione, immaginazione, simbolizzazione, [...] , filosofia della mente, ecc.) che, in una prospettiva interdisciplinare, ne affrontano diversi aspetti, dalla percezione all'apprendimento, dal ragionamento alle strategie inferenziali, all'elaborazione dell'informazione.
L’orientamento cognitivo è ...
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Plasticità nervosa
Lamberto Maffei
Nicoletta Berardi
Le moderne tecniche che consentono la visualizzazione dell'attività cerebrale hanno mostrato che a ogni percezione, azione, pensiero o immaginazione [...] si attivano specifiche aree cerebrali, corticali e non corticali. Svolgere attività diverse significa attivare aree cerebrali diverse. L'attivazione delle aree cerebrali, visualizzata con le tecniche di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] prossimità della giunzione dei lobi temporale, parietale e occipitale. È stata avanzata l'ipotesi che sia questa la sede della percezione del linguaggio e che sia annessa all'area di Broca sulla parte anteriore del cervello per mezzo di un gruppo di ...
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Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] con visus inferiore a 1/20, ma superiore o uguale a 1/50; cecità con visus inferiore a 1/50 fino alla percezione della luce; cecità assoluta con impossibilità di percepire la luce. In Italia l'Unione italiana ciechi e la Federazione delle istituzioni ...
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Nello stato normale di coscienza l'uomo non ha alcuna precisa percezione dei proprî organi interni. Le nozioni che di questi, attraverso il sistema nervoso, giungono ai centri (midollo, bulbo, cervello), [...] sono abitualmente vaghe e indistinte. Se gli organi si ammalano, queste nozioni possono diventare più definite, e, in stati psicofisiologici speciali (ipnosi, sonnambulismo, ecc.), provocare modificazioni ...
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manifestamente
Nella maggior parte dei casi questo avverbio - esclusivo della prosa della Vita Nuova e del Convivio - è unito a verbi di percezione (‛ vedere ', ‛ apparire ') e, posto per lo più a conclusione [...] di un ragionamento, o in frase parentetica, vale " chiaramente ", " evidentemente ", " facilmente ": Vn III 8 trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata; ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.