Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di [...] Regia e la decorazione dell'appartamento farnesiano in Castel S. Angelo (1545). Oltre le opere citate, pitture di P. delVaga sono a Roma nel palazzo Caetani (Sacra Conversazione, datata 1541), nel museo di Copenaghen (S. Matteo), nel Museo Condé ...
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DEL CONTE, Iacopo (Iacopino)
Enrico Bassan
Fiorentino, nacque intorno al 1515 se nel 1598 al momento della morte, aveva 83 anni come risulta dal Liber mortuorum di S. Maria in Via Lata, e dal Necrologio [...] D. a Firenze (Gotti, 1875, I, p. 309; Weisz, 1984, p. 66), è l'anno della morte di PerindelVaga, in conseguenza della quale al D. venne assegnata parte della decorazione della cappella di S. Dionigi in S. Luigi dei Francesi (Vasari, 1568, VII, p ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] pp. 20, 58). Lavori d'intaglio realizzati per Andrea Doria su disegni di PerindelVaga sono ricordati a partire dal 1539 (Vasari, Vite, V, p. 617 e n.), mentre è del 1541 la partecipazione, sempre in coppia col Tribolo, all'apparato per il battesimo ...
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Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di PerìndelVaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] opere principali: la Beata Diana d'Andalò, 1546, Bologna, S. Domenico e la Disputa di s. Caterina, 1551, Bologna, chiesa del Baraccano, in cui il suo stile volge a forme michelangiolesche. n La figlia Lavinia (Bologna 1552 - Roma 1614), dal 1600 a ...
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Pesaro Comune delle Marche (126,77 km2 con 96.786 ab. nel 2020), capoluogo, insieme a Urbino, della prov. di P. e Urbino. Il nucleo urbano, che è posto sul litorale adriatico, è compreso in una vasta piana [...] la grandiosa Villa Imperiale, iniziata da Alessandro Sforza e compiuta da Eleonora Gonzaga, decorata da affreschi dei Genga, di PerindelVaga, di A. Bronzino ecc.; la villa Miralfiore (F. Terzi e B. Genga; affreschi nella maniera degli Zuccari). Tra ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] . 1505 circa). A Roma dall'età di quattordici anni, noto come decoratore di facciate vicino a Polidoro e a PerindelVaga (ma nulla rimane di questa sua attività), intorno al 1553 collaborò con Prospero Fontana alla decorazione di Villa Giulia, nella ...
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Pittore e architetto (Udine 1487 - Roma 1564). Dopo l'educazione a Udine e a Venezia, presso il Giorgione, fu a Roma, dove fu tra i collaboratori di Raffaello. Studiando le grottesche della Domus Aurea, [...] (1517-19), la decorazione della Loggia della Vigna a villa Madama (1520), la decorazione della Sala dei Pontefici, insieme a PerindelVaga (1523). Nel 1532 fu mandato a Firenze a decorare di stucco la Sagrestia Nuova di S. Lorenzo. Tornato a Udine ...
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Scultore (Porlezza 1500 circa - Roma 1577). Nipote di Giovanni Giacomo, a Genova aiutò PerindelVaga in palazzo Doria, poi collaborò con lo zio alle sedici statue di profeti nei plinti del ciborio della [...] dopo il 1537 a Roma, avvicinò Michelangelo che gli fece ottenere l'ufficio, già ricoperto da Sebastiano del Piombo, di "custode del piombo" e l'incarico del sepolcro di Paolo III in S. Pietro, dove, invece di quattro, furono poste due sole delle sue ...
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Pittore (Firenze 1515 circa - Roma 1598). Allievo di Andrea del Sarto, influenzato dal Pontormo, dal Rosso e da Michelangelo, si trasferì presto a Roma, dove ebbe contatti con Francesco Salviati e con [...] di Cristo (1541); eseguì anche la pala della Deposizione (1551, Galleria nazionale d'arte antica). In S. Luigi dei Francesi eseguì degli affreschi con la collaborazione di PerindelVaga (1547, cappella di S. Remigio). Fu anche ottimo ritrattista. ...
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Incisore in pietre dure e medaglista (Castelbolognese 1496 - Faenza 1553). Lavorò a Ferrara, poi a Roma, specialmente per i cardinali Ippolito de' Medici e Alessandro Farnese. Suo capolavoro sono gli intagli [...] Cofanetto Farnese (1543; Napoli, Museo di Capodimonte). Trasse in genere i suoi soggetti da disegni di Michelangelo e di PerindelVaga. Come medaglista si conosce di lui una medaglia d'oro, per l'incoronazione di Carlo V in Bologna (1530). ...
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