Teologo ebreo spagnolo (m. 1340), attivo a Saragozza, dove scrisse un importante commento al Pentateuco (1291), in cui tra le diverse interpretazioni viene privilegiata quella cabalistica. Commentò anche [...] altri libri biblici e fu autore di testi omiletici, morali e mistici ...
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Denominazione attribuita nella versione della Bibbia dei Settanta al quinto e ultimo libro del Pentateuco, chiamato dagli Ebrei dĕbārīm («parole»). È quasi interamente costituito da quattro discorsi di [...] Mosè, nei quali sono esposti i principi generali della vita religiosa e sociale del popolo ebraico e le leggi che dovranno regolare la nuova società dopo l’insediamento in Palestina. L’ultima parte del ...
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Gesuita (Dinant 1573 - Tournai 1642). Scrisse molti commentarî biblici, di cui due furono pubblicati: quello al Pentateuco (1625) e quello a Giosuè e ai Giudici (1631). Più volte ristampati gli interessanti [...] Praeloquia, una specie di introduzione generale allo studio della Bibbia, in cui suggeriva una interpretazione lata del criterio dell'ispirazione dei testi sacri, che suscitò aspre polemiche ...
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Biblista (Rapperswil 1740 - Gebrazhofen 1797). Teologo razionalista e radicale, scrisse violenti libelli antipapali; ma è noto soprattutto come traduttore del Pentateuco (1797) e di tutto il Nuovo Testamento [...] (1790-91) ...
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Nel senso cristiano, ciascuno dei precetti generali che riguardano ogni fedele. Dieci c. (o decalogo) I precetti che, secondo il Pentateuco (Esodo e Deuteronomio), Dio diede a Mosè sul Monte Sinai e che [...] costituiscono la legge fondamentale, morale e religiosa, dell’alleanza. Il testo dell’Esodo recita: «Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù, non avere ...
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Talmudista e poeta liturgico (n. Castoria, Bulgaria, sec. 11º). Scrisse il midrāsh Leqaḥ ṭōb ("Buona dottrina"), che è in parte un commento al Pentateuco e alle cinque Mĕgīllōt e in parte una raccolta [...] di materia haggadica ...
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Teologo protestante (Zell, Schweinfurt, 1702 - Wolfenbüttel 1749). S'impegnò in una traduzione tedesca della Bibbia (Bibbia di Wertheim), della quale uscì solo il Pentateuco (1735), sequestrato dalle autorità [...] per l'atteggiamento critico dell'autore di fronte alle profezie e ai miracoli. Obbligato a ritirarsi a Wolfenbüttel, curò tra l'altro la versione in tedesco dell'Etica di Spinoza (1744) ...
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Esegeta, gesuita austriaco (Vienna 1842 - 's-Heerenberg, Paesi Bassi, 1914), collaborò al Cursus S. Scripturae di K. J. R. Cornely, con i commentarî sul Pentateuco e sui libri di Giosuè, dei Giudici, di [...] Rut, dei Re e dei Paralipomeni; pubblicò studî biblici (Der biblische Schöpfungsbericht, 1877-78; Exegetisches zur Inspirationsfrage, 1904); dal 1913 fu consultore della Commissione biblica ...
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Ĕlōhīm Nell’Antico Testamento, titolo del dio d’Israele. La sua alternanza con il nome proprio Yahweh ha dato modo ai critici di individuare due delle fonti del Pentateuco, l’ elohista e la yahwista, [...] che si sarebbero combinate nella redazione definitiva ...
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pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche singolo libro]. – Titolo complessivo dei...
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...