QIMCHI (Qimḥī)
Umberto Cassuto
Famiglia ebraica di origine spagnola, notevole per aver dato alla scienza diversi filologi ed esegeti. È dubbio se la vocalizzazione Qimḥī sia esatta, o se sia invece da [...] ebraico (Mahoeret) di Mĕnaḥēm b. Sarūq; 3. Sēfer ha-Tōrāh (Libro della Legge; cfr. Deut., XXXI, 26, ecc.), commento al Pentateuco; 4. Sēfer ha-Miqnāh (Libro dell'acquisto; cfr. Ger., XXXII, 11), commento ai Profeti; 5. un commento ai Proverbî; 6 ...
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Teologo protestante, nacque in Alençon nel 1641, fu pastore a S. Agobille e a Charenton presso Parigi; dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) si rifugiò a Londra ove si naturalizzò inglese e ottenne [...] a Londra nel marzo 1717. Conoscitore dell'ebraico e del siriaco, scrisse di materie bibliche, commentò spiritualmente il Pentateuco e i Salmi, dettò una Dissertatio de Tertulliani vita et scriptis e una in Tatianum; scrisse opuscoli polemici, specie ...
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Scrittore ebreo, nato nel 1451 ad Avignone, trasferitosi poi in Italia, ove visse a Mantova e poi a Ferrara. Fu breve tempo a Firenze. Morì, a quanto pare, a Ferrara, dopo il 1525. Sue opere edite: 1. [...] di Tractatus itinerum mundi, 1ª ediz., Oxford 1691). Sue opere interamente o in gran parte inedite: 3. Commento al Pentateuco, intitolato Pirḥē Shōshannīm (Fiori di giglio); 4. Commento all'Ecclesiaste; 5. Un'opera polemica apologetica, Māgēn Abrāhām ...
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Medico e scrittore ebreo del sec. XIII nacque, a quanto pare, a Marsiglia e si trasferì a Napoli, ove era già nel 1231. Federico II gli assegnò una pensione affinché potesse dedicarsi a lavori scientifici. [...] ultimato in Padova, forse da altri. Inoltre scrisse il Malmad ha-Talmīdīm, raccolta di omelie filosofiche sul Pentateuco. Fu uno di coloro che maggiormente contribuirono alla diffusione della cultura filosofica presso gli ebrei italiani del Medioevo ...
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Vescovo anglicano di Natal (Africa meridionale), nacque a Saint-Austell (Cornovaglia) il 24 maggio 1814. Studiò a Cambridge, e vi professò matematica dal 1841 al 1846. Fu poi promosso al vescovato di Natal [...] poligamia per i Cafri convertiti al cristianesimo, che destò grande scandalo nel mondo teologico anglicano; i Commentarî del Pentateuco, delle lettere di S. Paolo, del Vangelo di S. Matteo, scritti con spirito razionalistico e pubblicati dal 1862 ...
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NAVILLE, Henri-Édouard
Egittologo e filantropo, nato a Ginevra il 14 giugno 1844, morto il 17 ottobre 1926. Studiò a Ginevra, Bonn, Parigi, Londra, e Berlino.
Compì dal 1868 in poi numerosi viaggi scientifici [...] problemi relativi alla dimora degli Ebrei in Egitto e all'esodo; in tarda età, si dedicò tutto allo studio del Pentateuco, tentando, benché senza successo, di dimostrare che questa raccolta di testi in origine sarebbe stata redatta, dallo stesso Mosé ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del Pentateuco. Tale legge è molto dettagliata: vi sono per es. precise regole in fatto di cibo. La base della vita ebraica ...
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LE CLERC, Jean (Ioannes Clericus)
Joseph Engert
Teologo arminiano e fecondo scrittore, nato il 19 marzo 1657 a Ginevra, morto l'8 gennaio 1736 ad Amsterdam. Figlio del grecista Étienne L., fece i suoi [...] 2ª ed., voll. 4, Amsterdam 1735. In critica biblica è d'indirizzo affatto indipendente e antitradizionale: negò che il Pentateuco, nella sua massima parte, provenga da Mosè. Ebbe anche per questioni bibliche una lunga polemica con Richard Simon.
Bibl ...
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LUZZATTO, Samuel David
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Trieste il 22 agosto 1800. Nel 1829 si trasferì a Padova come insegnante nel Collegio rabbinico lombardo-veneto, nel quale ufficio rimase fino [...] di fini e garbati versi ebraici.
Particolarmente notevoli fra i suoi scritti: Philoxenus, sulla traduzione aramaica del Pentateuco (Vienna 1830; 2ª edizione, Cracovia 1895); Virgo filia Jehudae, poesie scelte di Giuda Levita (Praga 1840); Díwán ...
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PECOCK, Reginald
Teologo inglese, vescovo di St Asaph dal 1444, trasferito alla sede di Chichester nel 1450. Era nato, pare, circa il 1395, nella diocesi di St David's, nel Galles; studiò a Oxford, dove [...] dai deisti inglesi o da R. Hooker: dubitava, per esempio, dell'autenticità della donazione di Costantino e di quella del Pentateuco come opera di Mosè, e sostenne che la legge morale è fondata sulla ragione naturale, non sulla Bibbia, il cui solo ...
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pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche singolo libro]. – Titolo complessivo dei...
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...