Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] "Libro delle radici"), divenne testo classico in materia; gli sono dovuti inoltre un opuscolo sulla grafia del Pentateuco e numerosi commenti biblici che hanno un contenuto essenzialmente grammaticale, ma che tuttavia non sono privi di spunti ...
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WALTON, Brian
Teologo e biblista anglicano, nato a Seymour (York) nel 1600, morto a Londra il 29 novembre 1661. Studiò a Cambridge, ed entrato nella carriera ecclesiastica esercitò il ministero a Suffolk; [...] del W. Il titolo generale è: SS. Bibbia polyglotta complectens textus originales hebraicos cum Pentateuco samaritano, chaldaicos, graecos versionumque antiquarum samaritanae, chaldaicae, latinae vulgatae, aethiopicae, graecae Sept.. syriacae ...
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peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] ) la liberazione dal p., collegato all’impurità del corpo, richiede previamente una confessione pubblica. Nella Bibbia ebraica (Pentateuco, Profeti, Agiografi) il p. – qualificato in senso generale come ra’ in quanto opposto al tov («bene»), ossia ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] di fede e la tĕfillāh, o preghiera in senso stretto, nella quale hanno larga parte le letture bibliche, specie del Pentateuco e dei Profeti. Alle preghiere fondamentali si aggiunge in un secondo momento la poesia liturgica (piyyūṭ), che s’inserisce ...
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Critico letterario statunitense (New York 1930 - New Haven 2019); prof. di letteratura inglese presso la Yale Univ. e, dal 1988, anche alla New York University. Nei suoi primi lavori (Shelley's mythmaking, [...] The book of J (in collab. con D. Rosenberg, 1990; trad. it. 1992), che la redazione del nucleo più antico del Pentateuco sia da attribuire a una donna, e su tematiche religiose contemporanee (The American religion: the emergence of the post-Christian ...
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Uno dei trattati della Mishnāh (IV ordine, fine). A differenza di tutti gli altri trattati mishnici, i quali hanno un contenuto legale (rituale o giuridico), il trattato Ābōt ha un contenuto etico. È una [...] sinaitica. Il primo capitolo si apre con l'affermazione che Mosè ricevette sul Sinai la Tōrāh (cioè non soltanto il Pentateuco, ma anche, e qui in particolar modo, la Tōrāh shebe-‛al peh, la Legge orale, da trasmettersi tradizionalmente), e che ...
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SUHARD, Emmanuel
Ecclesiastico, nato il 5 aprile 1874 a Brains-sur-les-Marches, Mayenne, morto il 30 maggio 1949 a Parigi. Compiuti gli studî all'Univ. Gregoriana (1896-98), fu ordinato sacerdote il [...] studî biblici - per rispondere agli interrogativi posti dall'episcopato e dal clero francese - intorno alle questioni delle fonti del Pentateuco e del carattere "letterario" degli 11 primi capitoli del Genesi, lettera che si fa eco di alcuni dei più ...
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salmo
Angelo Penna
Con il termine ‛ Salmi ' o con l'altro, equivalente, di ‛ salterio ' si indica la raccolta biblica di inni, preghiere, lamentazioni; ma il vocabolo ‛ salmo ' può anche indicare una [...] opinione: David è il cantor de lo Spirito Santo (Pd XX 38) ed è considerato un autore ispirato dell'importanza di Mosè, cui era attribuito il Pentateuco (Mn III IV 11), il salmista (Cv II III 11, V 12, IV XXIII 8, Pg X 65; cfr. Mn I XV 3, III XIV 6 ...
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Teologo biblista (Dieppe 1638 - ivi 1712). Oratoriano (1659; uscì poi dall'ordine per rientravi nel 1662, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a coltivare gli studî biblici), fu per un certo tempo prof. [...] 'ispirazione "letterale") e giunge a conclusioni che la successiva critica storica confermerà (come la non autenticità mosaica dell'intero Pentateuco: S. attribuisce a Mosè solo la parte legislativa). Ma proprio per la novità del suo metodo e delle ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] per avere il numero di dieci comandamenti.
D'altra parte l'importanza dominante che ha Mosè nella tradizione ebraica, tanto del Pentateuco quanto del profetismo (traccia del decalogo è già in Osea, XII, 10 e XIII, 4) non permette di escludere, per un ...
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pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche singolo libro]. – Titolo complessivo dei...
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...