sui generis /'sui 'dʒɛneris/ locuz. lat. (propr. "di genere proprio"), usata in ital. come agg. - [di persona, oggetto, pensiero e sim., fuori dalle regole: un carattere sui generis] ≈ a sé (stante), originale, [...] particolare, singolare. ↑ bizzarro, strano. ↔ comune, ordinario, usuale. ↑ banale, scontato ...
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discorso /di'skorso/ s. m. [dal lat. discursus -us]. - 1. a. [l'esprimere il pensiero per mezzo della parola: d. ambiguo] ≈ argomentazione, ragionamento. b. [il discorrere con altri: il d. cadde sul teatro] [...] ≈ colloquio, conversazione, dialogo, (ant.) ragionamento. ● Espressioni: fig., perdere il filo del discorso → □. c. [al plur., e in tono più o meno spreg., frase vuota: non facciamo troppi d.!] ≈ chiacchiere, ...
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ossessione /os:e's:jone/ s. f. [dal lat. obsessio -onis "assedio, occupazione"]. - 1. (non com.) [condizione di chi è indemoniato] ≈ (non com.) indiavolamento, invasamento, possessione. 2. (med.) [in psichiatria, [...] persistente: che o. tutti questi rumori!] ≈ angoscia, assillo, incubo, maledizione, tormento. ↓ fastidio, (fam.) guaio, seccatura. b. [pensiero o intenzione persistente: l'o. di fare soldi] ≈ (fam.) chiodo fisso, (fam.) fissa, fissazione, idea fissa ...
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riposto /ri'posto/ agg. [part. pass. di riporre], lett. - 1. [di luogo, che è molto difficile da trovare: luoghi da sospirar riposti e fidi (F. Petrarca)] ≈ (lett.) ermo, (lett.) recondito, (lett.) secluso, [...] segreto, (lett.) solingo, sperduto. ↓ coperto, nascosto, riparato. ↔ accessibile, a portata di mano, vicino. 2. (fig.) [di pensiero, significato e sim., che è molto difficile da individuare e da comprendere: poesia ricca di significati r.] ≈ nascosto ...
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ottimistico /ot:i'mistiko/ agg. [der. di ottimismo] (pl. m. -ci). - [di atteggiamento, pensiero e sim., che è caratterizzato da ottimismo: avere una concezione o. della vita] ≈ positivo, [di previsione [...] e sim.] roseo. ↔ negativo, pessimistico, [di previsione e sim.] nero ...
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risalire /risa'lire/ [der. di salire, col pref. ri-] (coniug. come salire). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [portarsi di nuovo al livello, all'altezza da cui si era scesi, anche assol.: dopo aver perso [...] (lett.) rammemorare (ø), rammentare (ø), riandare (o tornare o ritornare) con la memoria (o con la mente o col pensiero), ricordare (ø), rievocare (ø), (lett.) rimembrare (ø). ↔ dimenticare (ø), (lett.) obliare (ø), scordare (ø). b. [di avvenimenti o ...
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distrarre [dal lat. distrahĕre, propr. "tirare qua e là"] (coniug. come trarre). - ■ v. tr. 1. (med.) [tirare in una o più parti, con forza, in modo da stendere o lacerare, anche nella forma distrarsi: [...] divertire. ↔ annoiare, seccare, tediare. ■ distrarsi v. intr. pron. 1. [sviare la propria attenzione, vagando col pensiero altrove, anche con la prep. da: si distrae continuamente] ≈ deconcentrarsi. ↔ applicarsi (su), concentrarsi (su). 2. [liberare ...
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distrazione /distra'tsjone/ s. f. [dal lat. distractio-onis, der. di distrahĕre "separare"]. - 1. a. [stato del pensiero rivolto altrove] ≈ deconcentrazione, disattenzione, sbadataggine. ↑ negligenza. [...] ↔ attenzione, concentrazione, diligenza. b. [errore, per lo più non grave, causato da sbadataggine] ≈ dimenticanza, disattenzione. ‖ sbaglio, svista. 2. [anche al plur., quanto contribuisce a svagare, ...
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risonare /riso'nare/ (o risuonare) v. intr. [dal lat. resonare, der. di sonare "suonare", col pref. re-] (io risuòno, ecc.; fuori d'accento, più com. -uo- che -o-; aus. avere o essere). - 1. a. [di corpi [...] sim., diffondersi producendo echi: un grido risuonò nella stanza] ≈ echeggiare, riecheggiare, rimbalzare, ripercuotersi. b. (fig.) [di ricordo, pensiero, sentimento e sim., tornare a essere ben vivo: un "no" imperioso che risonò nella sua mente, fece ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...