DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] storia della lingua italiana, Roma 1958, p. 179).
II pensiero che lega sotterraneamente tutti i rilievi del D., quello che "elemento romantico", il primo ponendosi sempre come termine positivo, il secondo come degenerazione. La letteratura di interi ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] se quello che dovete dire ha valore, se la veste che darete al vostro pensiero sarà attraente, sia ideale o sia reale o sia verista, pur che sia Mariani, p. 652), per l'apprezzamento ampiamente positivo che la critica dell'epoca (quasi unanimemente) ...
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APOLLONIO, Mario
Elisabetta Mondello
Nacque ad Oriano (Brescia) il 28 sett. 1901 da Artemio ed Elodia Vimercati. Studiò al liceo "Arnaldo da Brescia" in questa città, e qui frequentò il gruppo confraternale [...] di Dio.
Fra queste due opere fondamentali del suo pensiero critico, l'A. pubblicò, a significare la progressiva di fornire alla tecnica, appunto attraverso questi valori, uno sbocco positivo, valido per una società in evoluzione.
Bibl.: Per una bibl ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] " formalistiche e rivoluzionarie contrabbandano "vuoto di pensiero, insensibilità alla vita e ai problemi essenziali e del Libro segreto) fa da discrimine, contrapposto al positivo "scriver male" sveviano (Svevo), all'espressione "intimamente ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] , il "libertinismo" del C. (da intendere in positivo - con Apollinaire - come opposizione al conformismo ortodosso in 'ediz. Milano 1902; G. Sindona, Il C. e il suo pensiero politiconegli "Animali parlanti",Messina 1925; K. Zaboklicki, L'abate C. ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] che non esclude però quelle nostalgie di un ideale positivo di vita che trova espressione nel famoso articolo della , Bari 1996.
Fonti e Bibl.: Per notizie e approfondimenti sulla vita, sul pensiero e l'opera del G. si veda: A. Defferrari, A. G. ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] intensità intellettiva di quella luce millenaria di civiltà e di pensiero che dai Focesi ai Bizantini si era sedimentata nel Mezzogiorno Carteggio, Roma 1975, p. 51). Non dava giudizio positivo degli studi religiosi che si facevano in Italia nel primo ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] Colosseo morale, ma ormai ogni energia vitale e ogni pensiero volto al futuro si trovano lontano da essa. Non dell'altra, comprendeva anche l'Antichità) registrò comunque i giudizi positivi di A. Potthast per l'equilibrio raggiunto tra la fantasia ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] derogare alla legge naturale" e lo risolse in senso positivo, aderendo alle indicazioni più rigidamente assolutistiche. Tale orientamento pericoli della libertà di coscienza, a combattere il pensiero laico moderno in ogni sua espressione, a confutare ...
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BUONDELMONTI, Giuseppe Maria
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 13 sett. 1713 da Francesco Giovacchino e da Maria Teresa Rinuccini, figlia del marchese Folco.
Il padre era cavaliere dell'Ordine di S. Stefano [...] nella prassi del riformismo leopoldino, il motivo dominante del pensiero politico di questa generazione appare quello di un placido la vita e il benessere dei sudditi, contrapporre il positivo, i punti secondo i quali doveva regolarsi l'auspicato ...
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pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...
Prodi-pensiero
loc. s.le m. inv. Il pensiero politico di Romano Prodi. ◆ Dal botta e risposta con gli studenti esce tutto l’attuale Prodi-pensiero sull’Europa e il suo ruolo nel mondo. Bisogna scegliere il metodo della doppia maggioranza....