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Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] Compare inoltre, in senso estensivo, con riferimento al mitico restituirsi della giustizia sulla terra, nella rielaborazione della , là dove sono più vivi, nei dannati come in D., il pensiero e il rimpianto della vita terrena: If IX 57 se 'l Gorgón ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] proposito Eliot parla di un pionieristico “metodo mitico” utilizzato da Joyce; oggi ascriveremmo l’operazione scorre in un tempo quasi paralizzato, seguendo i mille rivoli di pensiero che la protagonista alberga dentro di sé, durante le sue ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] scorta della tradizionale diffidenza che gli uomini di pensiero nutrivano nei confronti del funzionamento delle macchine e birth of a nation (1915; Nascita di una nazione) al mitico Intolerance (1916). Con Griffith e con il grande kolossal storico, ...
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ORSINI, Felice
Roberto Balzani
ORSINI, Felice. – Nacque a Meldola, allora nella legazione di Forlì, il 18 dicembre 1819, da Giacomo Andrea (1788-1857), di Lugo, e da Francesca Ricci (1799-1831), di [...] affiancò la lettura dei classici latini e del pensiero politico: l’apprendistato del rivoluzionario romantico. La ‘avventuriero’ contribuirono a creare intorno a lui un alone mitico paragonabile a quello di Garibaldi. Non tardò la rottura definitiva ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] che domina le belve - il cosiddetto Gilgamesh (v.) - il mitico protettore del bestiame e, forse qui per traslato, dei pastori. Gli entro certi limiti, il fondo culturale ed il pensiero religioso delle popolazioni del Luristan.
Certamente le nostre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] , senza essere peraltro corrisposto, da una certa affezione: rispetto al pensiero di Romano, egli presenta le sue teorie più in termini di un , correttamente intesa, uscendo da un concetto mitico della storia stessa può consentire il superamento dell ...
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MARIN, Biagio
Edda Serra
– Nacque a Grado, allora sotto il dominio austriaco, il 29 giugno 1891 da Antonio e da Maria Raugna, primo di tre fratelli.
Il padre era persona di un certo rilievo sociale [...] da bambino, gli derivarono la meraviglia e il senso mitico del vivere come lotta; dal paesaggio essenziale e nudo, ’isola sono diario d’anima, espressione di coscienza e di pensiero, frutto dell’elaborazione esistenziale quotidiana, che il M. sente ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] da un muro difensivo che si diceva fosse stato costruito dal mitico eroe Gilgamesh. Al suo interno, nel cuore, vi era una s’era fatto conoscere) sia di ‘guerra santa’.
Arti e pensiero
Come per la letteratura e la religione, anche per l’arte ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] 1962), che rivela gli intrighi di Stato nella morte del mitico bandito, e Le mani sulla città (1963), tagliente più evidente la volontà di imporre uno sguardo e un pensiero unico, possibilmente da una condizione di monopolio economico.Nonostante ...
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bello
Lucia Onder
Nell'opera dantesca il termine b., pur con alcune alternanze che sono prova di un uso ancor vario e incerto, non presenta variazioni morfologiche notevoli rispetto all'uso moderno: [...] XXVII 97; Pd VIII 2 la bella Ciprigna (per estensione, con un richiamo mitico, in Pg I 19 è detto b. il pianeto che d'amar conforta), Virgilio quella immediatezza e quella intima corrispondenza tra pensiero e forma che è dote precipua delle opere ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...