DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] alla microeconomia derivò al D. dall'influsso esercitato sul suo pensiero dall'opera di V. Pareto, nonché di J. Von 1959).
Il suo interesse a rendere vivo, concreto, intuitivo e interessante l'insegnamento della matematica si espresse nella ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] della vita del pensiero, dalla "noologia", com'egli definisce la scienza del pensiero, all'algebra logica 108-123, 153-163; Le abitudini intell. che derivano dal metodo intuitivo, Palermo 1880; La magistr. giudiziaria in Italia, in Rassegna di scienze ...
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GABELLI, Aristide
Giuseppe Sircana
Nacque a Belluno il 22 marzo 1830 da Pasquale, professore di matematica, e da Elena Varola. Compì gli studi classici a Venezia, dove nel 1848-49 prese parte, come [...] Delle abitudini intellettuali che derivano dal metodo intuitivo e dell'opportunità di adoperarlo nelle scuole in cui l'autore riuscì ad esprimere in modo più compiuto il suo pensiero sulla funzione della scuola.
Più che come il luogo dove si insegna ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] varietà dei periodi, I`elemento comune a tutti è sempre il pensiero hegeliano, anche quando il C. si distacca per alcuni aspetti da 1848) rappresenta il passaggio decisivo da un pessimismo intuitivo ad un pessimismo più critico e riflessivo. Nell' ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] essere" che trova il proprio fondamento in Dio. Il pensiero di R. suscitò una lunga controversia teologica, che è "percezione intellettiva", come sintesi di un dato intuitivo soggettivamente elaborato ("percezione sensibile") e dell'unica forma ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] manners, opinions, times (3 voll., 1711). n Nel pensiero di S. è presente la tradizione dei platonici di Cambridge interno principio di immediatezza, di spontaneità, di chiaro senso intuitivo. Di qui l'autonomia della morale rispetto alla religione ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] qualsiasi ricorso ad argomenti di carattere intuitivo o comunque non controllabili e scarsamente la teoria della giustizia, in Riv. di filosofia, LXXV (1984), pp. 398-430; Sul pensiero di E. J. (1862-1934), in Riv. di storia della filosofia, n.s., XLI ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] critico verso le posizioni mazziniane, modificò il proprio pensiero politico attestandosi su una linea più moderata: di il G. si era praticamente formato da sé. Versatile, intuitivo e dotato di grande spirito di osservazione, dagli iniziali studi ...
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BARATONO, Adelchi
Vittorio Mathieu
Nacque l'8 apr. 1875 a Firenze dove il padre, Alessandro, originario di Ivrea, si era stabilito dopo il trasferimento della capitale del regno da Torino. La madre, [...] più la premessa indimostrabile di ogni esistenza, ma il risultato intuitivo della stessa forma sensibile.
Bibl.: F. Della Corte, Lanza. Sul B. filosofo, oltre l'esposizione del proprio pensiero fatta da lui stesso in Il mio paradosso, in Filosofi ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] fondamentale della Critica: quella tra intelletto intuitivo e intelletto discorsivo. Le categorie non 95-150, 250-289; Studi su Epicuro, Milano 1951; La religione nel pensiero classico, Milano 1954.
Bibl.: G. Gentile, La filosofia francese e ital. ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...