Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una forte vocazione alla spiritualità rappresenta, da qualche decennio a questa parte, il filo conduttore [...] dalla religione, dalle filosofie indiane dell’estasi, dal pensiero teosofico e dal decadentismo letterario – ha saputo anticipare concettuale delle avanguardie occidentali con un atteggiamento intuitivo venato di misticismo: basta ascoltare un pezzo ...
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assioma
Dal lat. tardo axioma, gr. ἀξίωµα der. di ἄξιος «degno di valore». In generale designa una proposizione il cui ruolo conoscitivo è quello di un principio evidente di per sé e mediante il quale [...] Tale concezione aristotelica-euclidea influenzò profondamente il pensiero filosofico-scientifico sino alla modernità. Le veri, necessari ed evidenti, determinò il crollo della concezione intuitiva degli a. e l’approdo a una concezione astratta in ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] varietà dei periodi, I`elemento comune a tutti è sempre il pensiero hegeliano, anche quando il C. si distacca per alcuni aspetti da 1848) rappresenta il passaggio decisivo da un pessimismo intuitivo ad un pessimismo più critico e riflessivo. Nell' ...
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fideismo
Sistema od orientamento filosofico o teologico che considera la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, ritenuta incapace di attingere le più alte verità. Tale sfiducia [...] f. si può riscontrare in alcune correnti del pensiero patristico e medievale, specialmente in quelle influenzate dal Schleiermacher in poi, hanno sottolineato il carattere arazionale, intuitivo, di ‘esperienza’, del fatto religioso (il dogma ...
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archetipo
Nella tradizione platonica furono detti archetipi le «idee», cioè gli eterni e trascendenti «modelli» delle cose sensibili. Analogamente, per Berkeley gli a. sono le idee di tutte le cose quali [...] esistono nel pensiero di Dio prima della creazione. Nella filosofia di Kant, intellectus archetypus è l’intelletto divino, puramente intuitivo e non discorsivo, e come tale del tutto indipendente dall’esperienza sensibile. Il termine ha acquisito nel ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] del cervello come organo della «secrezione del pensiero». Anche in campo naturalistico il Settecento fu ricco della discriminazione visiva nel ratto; e) apprendimento per processo intuitivo o per processo simbolico; per es.: soluzione dei problemi ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] essere" che trova il proprio fondamento in Dio. Il pensiero di R. suscitò una lunga controversia teologica, che è "percezione intellettiva", come sintesi di un dato intuitivo soggettivamente elaborato ("percezione sensibile") e dell'unica forma ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] manners, opinions, times (3 voll., 1711). n Nel pensiero di S. è presente la tradizione dei platonici di Cambridge interno principio di immediatezza, di spontaneità, di chiaro senso intuitivo. Di qui l'autonomia della morale rispetto alla religione ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi [...] stadi evolutivi, forme di p. tipiche (p. preconcettuale, p. intuitivo, p. caratterizzato dall’impiego di concetti operazionali, p. logico).
Disturbi psicopatologici del pensiero
I disturbi del p. possono interessare sia la strutturazione formale del ...
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POSTULATO (lat. postulatum; gr. αἴτημα)
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Significa supposizione o domanda che si fa al principio dell'insegnamento della geometria o di altra scienza [...] che si sono affacciate a tale proposito sono le seguenti:
a) Vi sono sistemi di enti dati al pensiero (per es., lo spazio intuitivo del geometra), che per il fatto stesso di esistere, almeno come realtà intelligibile, non possono possedere proprietà ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...