Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] lettera al dialogo, un genere letterario di nobile tradizione greco-latina, umanistica e rinascimentale. Gli basterà trovare lo i Gesuiti. Miti letterari e retorica della scienza, Milano, Vita e pensiero, cap. III, pp. 87-124.
Besomi, Ottavio (2008), ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] egli ammette una seppur limitata libertà di azione e di pensiero, in nome della ragione, convinto profondamente che tale libertà si trova nei canti e ditirambi d'imitazione, più che greca, laurenziana: Le nozze di Bacco e della Neve, Le vendemmie ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] ad avere un posto nella storia delle patrie lettere e del pensiero moderno" (Politici e moralisti, p. 304), raccoglie i , pp. 175-254; Il satirico innocente. Epigrammi trasportati dal greco all'italiano e commentati, Genova 1648; La vita di s. ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] critiche al Carducci, p. 124 n. 1, rilevando certe "sfumature di pensiero, che il Carducci non ha voluto ritrarre, o perché non v'ha gioco usuale, cioè l'andar inseguendo presunte fonti greco-ellenistiche di autori romani, ricusò d'interpretar questi ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] pianificazione ossessiva fatta di lezioni di piano, francese, greco, filosofia, italiano e letteratura universale, né ottenne 'originaria matrice kantiana gli apporti di altri filoni di pensiero: da Platone a Plotino, da Swedenborg a Rousseau alle ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] per «penetrare più addentro possibile nell’anima e nel pensiero dei poeti, per godere a pieno della bellezza La filologia totale di U. B. e Giorgio Petrocchi, pp. 7-14; A. Greco, U. B. critico della letteratura italiana, pp. 15-21; G. Resta, Gli ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] Venezia che questa tragedia "era tutta lavorata sul gusto greco, ed emulava in vari tratti sublimi lo stile dell' suo maestro ideale senza per questo mancare di obiettività. Il pensiero e le opere del Foscolo vengono esaminati con attenzione e spesso ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] la poesia in volgare, ma anche il latino, e forse il greco. Probabilmente su consiglio del maestro, decise di proseguire gli studi a fonti principali per ricostruire la sua attività e il suo pensiero sono le 9 orazioni pronunciate tra il 1546 e il ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] linguistico-stilistica) dei modi più alti della retorica greco-latina e del discorso filosofico, in un registro
Bertoni, Giulio (1932), La lingua del Vico, in Id., Lingua e pensiero. Studi e saggi linguistici, Firenze, Olschki, pp. 187-195.
Croce, ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] almeno tre filoni principali, che considerano la metafora come figura di pensiero (a), come figura discorsiva (b) e come figura dell’‘ineffabile .
In Arendt (1978), partendo dalla considerazione greco-classica per cui (come voleva Eraclito, tra ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...