Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] scrittura alfabetica, più adatta a rendere conto delle sottigliezze del pensiero. Siamo dunque meno informati sulla forma mentis dei Mesopotamici e degli Egizi che su quella dei Greci.
Oltre alla differenza di scrittura, c'è una differenza nella ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] ’entità a sé stante, è uno dei più grandi contributi della cultura greca; nacque proprio nel V sec., o al più tardi all’inizio del basava sul ruolo dell’aritmetica così intesa nel pensiero tardopitagorico). Con la scoperta dell’incommensurabilità non ...
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] tempo, premessa e limite di conoscenza. Le inferenze del pensiero scientifico non operano più sul reale, bensì sui simboli della analogia, nel significato etimologico della parola. (In greco, ἀναλογία indicava somiglianza e anche proporzione, intesa ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] e tentano di sondare la ricchezza nascosta del pensiero matematico e dei procedimenti algoritmici dell’alessandrino. V arabo, VI arabo, VII arabo; IV greco, V greco e VI greco. Il Libro VI greco si concentra sui triangoli rettangoli numerici e si ...
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CAMPANO da Novara
Agostino Paravicini Bagliani
Il luogo e il periodo degli studi di C., i primi passi della sua carriera ecclesiastica, l'intero periodo insomma che va dalla nascita a Novara al suo [...] ma in realtà egli, non conoscendo né l'arabo né il greco, non avrebbe potuto tradurre gli Elementi. C. prese una o più phil.-hist. Klasse, XXVII [1912], pp. 465-468). Per il pensiero matematico di C. cfr. tra l'altro M. Cantor, Vorlesungen über ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] che :il contributo del B. all'evoluzione del pensiero scientifico si inquadra nel movimento rinascimentale rivolto ad e che una di esse portava il Santissimo Sacramento consecrato alla greca cucito in una scarpa per andar invisibile, alle quali più ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] scienze moderne, ma introdussero una netta distinzione tra scienza (in greco epistème) e opinione (dòxa), l’una vera perché riguarda .
Dalla metà del 20° secolo la storia del pensiero scientifico si è rivelata indispensabile sia per una migliore ...
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AMALDI, Ugo
Nicola Virgopia
Nacque a Verona il 18 apr. 1875. A Pavia, dove il padre era presidente del tribunale, fu allievo del ginnasio annesso al liceo "Ugo Foscolo"
ed ebbe come professore L. Berzolari; [...] , sapeva riportare i concetti, in modo didatticamente suggestivo, alle loro origini storiche, cioè al pensiero geometrico greco. Nello stesso spirito pedagogico furono approntati i numerosi volumi riguardanti corsi universitari di geometria analitica ...
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Archimede
Pier Daniele Napolitani
Un genio distratto
Archimede, vissuto nel 3° secolo a.C., fu uno dei più grandi matematici e scienziati del mondo antico e divenne famoso per come difese dai Romani [...] in cui si trovò coinvolto. La sua opera matematica è profondamente bella; rappresenta uno dei punti più alti del pensiero scientifico greco ed è anche stata alla base del rinnovamento delle scienze avvenuto nel corso del Cinquecento e del Seicento ...
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Pitagora
Pier Daniele Napolitani
Sciamano o scienziato? Taumaturgo o filosofo?
La figura del greco Pitagora – vissuto nel 6° secolo a.C. – è avvolta dalle nebbie della leggenda. Fu uno dei primi rappresentanti [...] ci appare come l’esponente di un’arcaica sapienza orientale, assai lontana dalla razionalità del pensiero scientifico e filosofico greco.
Questo ritratto sembra davvero incompatibile con quello più conosciuto che lo vuole scopritore del famoso ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...